La Federazione CIMO-FESMED abbandona il tavolo tecnico sulla Retribuzione Individuale di Anzianità (RIA) istituito presso il Ministero della Salute con tutte le OO.SS. della dirigenza, le Regioni, la Funzione Pubblica ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il motivo? «L’assenza ingiustificata del principale interlocutore, il MEF, il cui ruolo tecnico e politico assume valenza assoluta […]
La Federazione CIMO-FESMED abbandona il tavolo tecnico sulla Retribuzione Individuale di Anzianità (RIA) istituito presso il Ministero della Salute con tutte le OO.SS. della dirigenza, le Regioni, la Funzione Pubblica ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il motivo? «L’assenza ingiustificata del principale interlocutore, il MEF, il cui ruolo tecnico e politico assume valenza assoluta per definire una questione nata nel 2016», scrive la Federazione in una nota.
«Nonostante il grande impegno del Ministro Grillo – prosegue -, anche alla luce della sospensione dello sciopero nazionale della dirigenza pubblica, emerge chiaramente la mancanza di coesione del programma politico teso a valorizzare la sanità pubblica e i suoi professionisti».
«Non è più tempo di atteggiamenti dilatori tendenti a non affrontare seriamente la questione contratto – conclude CIMO-FESMED – in un momento storico particolarmente delicato che vede il nostro SSN in grande affanno per la carenza o, meglio, per la fuga dei medici dalle strutture pubbliche sanitarie e ospedaliere».
LEGGI ANCHE: QUICI (CIMO): «NO AD ALLARMI SUL FUTURO DELLA SANITA’ SE NON SI PONE RIMEDIO AI PROBLEMI DEL PRESENTE»