Lavoro e Professioni 15 Luglio 2019 14:37

Contratto, Quici (CIMO-FESMED): «A chi conviene un medico demotivato e mal pagato?»

«Storia di un contratto che le istituzioni non vogliono fare». Le riflessioni del presidente della Federazione CIMO-FESMED Guido Quici sul contratto della dirigenza medica e sanitaria

«Quando attendi un contratto da 10 anni, quando discuti per 15 mesi per migliorare le condizioni economiche e normative dei medici dipendenti, quando assisti a condizioni di lavoro sempre peggiori per effetto dei tagli aziendali soprattutto sul personale, quando accerti che il fenomeno delle aggressioni nelle strutture sanitarie dipende da una ridotta offerta sanitaria e da una cattiva organizzazione, non puoi accettare un pugno nell’occhio da ARAN e Regioni su un testo di rinnovo del contratto volutamente provocatorio e umiliante, che può tranquillamente essere considerato come una dichiarazione di guerra o, peggio, una mossa per costringere a un netto no, cui far strumentalmente risalire l’eventuale causa di una mancata chiusura delle trattative (diabolico, ma plausibile)». Così, il presidente della Federazione CIMO-FESMED Guido Quici, commenta in una lunga lettera lo stato della trattativa per il rinnovo del contratto della dirigenza medica e sanitaria.

«A questo punto – prosegue – non si capisce infatti chi voglia chiudere o meno il contratto di lavoro per il semplice fatto che se CIMO-FESMED e qualcun altro, a queste condizioni, non firmeranno mai nessun pre-accordo, è pur vero che ARAN e Regioni fanno di tutto per provocare la reazione dei sindacati, ragion per cui forse non è neanche più in atto il “gioco del cerino” per attribuire al Sindacato la responsabilità di un mancato accordo, ma la prevaricazione non datoriale ma dittatoriale di chi, probabilmente, ha l’obiettivo di una sanità proiettata dal pubblico verso altri “orizzonti”, in cui assegnare al privato la parte di maggior valore economico e professionale».

«In questo contesto, ARAN fa meramente l’agente diretto da due padroni, Funzione Pubblica e Regioni, perché obbedisce rigidamente alle indicazioni di questi senza assumere quel ruolo di mediatore che in una contrattazione tra le parti favorirebbe un esito positivo», continua Quici.

«Mai come nella sanità la mediazione è determinante, mentre la visione burocratica di ARAN testimonia il totale distacco dal mondo del lavoro del medico e dei sanitari che operano negli ospedali o sul territorio: è un dato di fatto che, fino ad oggi, ogni suo intervento normativo, non concordato ma imposto, abbia avuto effetti devastanti sulla organizzazione del lavoro, sul contenzioso e sulla sicurezza delle cure».

«Con chiarezza – aggiunge il presidente della Federazione -, la visione che emerge dagli atti, ovvero la proposta del nuovo contratto di lavoro, appare come una sorta di accanimento proprio verso quella professione medica tra le più penalizzate negli ultimi 10 anni e che, tuttavia, è riuscita a sostenere il sistema sanitario pubblico con il proprio lavoro, sopportando i continui tagli legati alla riduzione dei medici, delle strutture complesse e semplici, dei fondi contrattuali e alle furberie di molte aziende che hanno commesso abusi attraverso la non corretta applicazione delle norme contrattuali. E, mentre mancano i medici, si ricorre agli specializzandi e non, ai lavoratori “interinali”, ai pensionati, ai medici militari…».

«A chi conviene dunque – si chiede Quici – avere un medico demotivato, sottopagato, magari con un contratto ulteriormente penalizzante? Se la sanità pubblica non è più sostenibile, è bene che ce lo dicano una volta per tutte e che la smettano di far pagare il conto ai medici, sia sul loro compenso che sulla loro reputazione».

«CIMO-FESMED non accetterà mai queste imposizioni. Piuttosto, invece di opporre un no a tutti i costi, da tempo chiede di chiudere almeno la parte economica del contratto di lavoro fermo da 10 anni, che sia cioè riconosciuto quanto dovuto, insieme alle modifiche normative intervenute in questo periodo per effetto delle attuali disposizioni legislative», conclude il Presidente.

LEGGI ANCHE: CONTRATTO MEDICI E UNIFICAZIONE FONDI: ECCO COSA STA SUCCEDENDO ALL’ARAN

Articoli correlati
«Diritto alle cure a rischio senza personale», le richieste dei medici in piazza a Roma. E Schillaci convoca i sindacati
A Roma significativa adesione per la manifestazione dell’intersindacale medica convocata per denunciare le sempre più difficili condizioni di lavoro dei camici bianchi stretti tra turni massacranti e stipendi tra i più bassi d’Europa. Ben 8mila camici bianchi hanno lasciato il SSN tra il 2019 e il 2021
Oltre il 37% dei medici è pronto a lasciare il SSN per lavorare a gettone
Circa 4 medici su 10 sono pronti a lasciare il posto fisso in ospedale per lavorare come gettonisti. È il risultato emerso da un sondaggio flash proposto dalla Federazione CIMO-FESMED ad un campione di 1000 medici. Si rischia di dover celebrare presto il funerale del nostro Servizio sanitario nazionale
di Redazione
Dopo i medici cubani, la Calabria apre agli specializzandi. Viola (Federspecializzandi): «Servono cambiamenti strutturali»
Per contrastare la grave carenza di medici, la Regione Calabria ha pubblicato un avviso per reclutare specializzandi da tutta italia. Federspecializzandi: «Positivo, ma per specializzandi non è una scelta facile»
Elezioni, CIMO-FESMED: «No a slogan o promesse irrealizzabili. Proposte concrete per salvare SSN»
«Le domande sono numerose, e le risposte di certo non semplici – commenta Guido Quici, Presidente CIMO-FESMED-. Ma ci auguriamo che trovino spazio nei programmi elettorali di tutti gli attori in campo, in attesa del dibattito pubblico organizzato dall’intersindacale della dirigenza medica e sanitaria in programma per il prossimo 14 settembre»
Medici contro l’ipotesi di usare gli infermieri come «supplenti» degli mmg
La Fnomceo e la Cimo-Fesmed rispondono all'assessore della Lombardia Letizia Moratti, secondo la quale gli infermieri potrebbe sostituire e contribuire alla carenza di medici di famiglia
di Redazione
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...