Lavoro e Professioni 19 Febbraio 2019 09:00

Contenziosi medici-pazienti, i più colpiti sono oncologi, ortopedici, chirurghi e ginecologi. Ma non tutti gli errori sono uguali…

«Se una massa neoplastica interessa un’arteria e il chirurgo, nel tentativo di eliminarla, recide il vaso, non è detto che sia colpevole. Bisogna valutare le specificità del caso». Così il chirurgo maxillo-facciale Valentino Valentini. Ma intanto aumentano i contenziosi ed il ricorso alla medicina difensiva che, secondo il professor Marco De Vincentiis (Sapienza) va ridimensionata con la formazione

Contenziosi medici-pazienti, i più colpiti sono oncologi, ortopedici, chirurghi e ginecologi. Ma non tutti gli errori sono uguali…

Oncologi, ortopedici, chirurghi e ginecologi. Sono loro gli specialisti che ricevono più denunce, i principali destinatari di buona parte di quelle 300mila cause che giacciono nei nostri tribunali. Medici in prima linea per diagnosi e terapie spesso ad alto rischio, si trovano ad affrontare un potenziale contenzioso legale. Il 37,9% di questi, infatti, nasce da errori chirurgici seguiti da diagnosi sbagliate (15,5%) e da terapie scorrette (10,2%). La maggior parte delle cause, tuttavia, si conclude a favore dell’operatore sanitario, anche perché in medicina non tutti gli errori sono tali.

LEGGI ANCHE: MEDICI NEL MIRINO DELLE DENUNCE: ACCUSATI DI ERRORI CHIRURGICI, DIAGNOSI SBAGLIATE E TERAPIE SCORRETTE

Come spiegato dal professor Valentino Valentini, chirurgo maxillo-facciale, «se durante un intervento addominale o sul collo viene recisa un’arteria, non è detto che il chirurgo sia colpevole, ma bisognerà valutare le specificità del caso. Se, ad esempio, si trova di fronte a masse neoplastiche che vanno ad infiltrare e ad interessare dei vasi importanti, il chirurgo può trovarsi costretto ad intervenire per cercare di salvare la vita del paziente. È un rischio che si prende per risolvere la malattia, e non sempre ci riesce. Però – prosegue – non si può influenzare la scelta del medico. È vero, il rischio che il paziente muoia c’è, ma magari togliendola ha la possibilità di salvare la vita di una persona comunque condannata a morte».

Sono sempre di più, infatti, i chirurghi che temono di entrare in sala operatoria e che scelgono di non intervenire su casi particolarmente complessi per la paura di essere chiamati in giudizio. Chi non è chirurgo, invece, sceglie di ricorrere sempre più alla medicina difensiva, che ha costi enormi sia per il cittadino che per il Servizio sanitario nazionale. «Credo che la medicina difensiva – commenta il professor Marco De Vincentiis, ordinario di Otorinolaringoiatria e direttore della Scuola di specializzazione in Otorinolaringoiatria dell’università Sapienza di Roma – vada ridimensionata proprio durante il percorso formativo sia degli studenti che degli specialisti. Il primo approccio dei più giovani nei confronti dell’urgenza è pieno di spavento, ma bisogna insegnar loro che rimanendo sereni e seguendo linee guida e buone pratiche si possono evitare problemi».

È quindi necessario riportare maggiore serenità nel settore e ristabilire quel rapporto di fiducia tra medici e pazienti che, negli anni, si è sfilacciato, intervenendo anche sulla formazione sia dei medici più giovani che dei più esperti: «Legare il momento fondamentale della prevenzione dell’errore sanitario con quello di una adeguata e continua formazione dell’esercente la professione sanitaria – sottolinea infine la professoressa Paola Frati, ordinario di Medicina legale presso l’università Sapienza di Roma – è uno snodo centrale della legge Gelli sulla responsabilità professionale».

LEGGI ANCHE: CHIRURGIA, MARINI (ACOI): «PER PAURA DEI CONTENZIOSI, I GIOVANI NON VOGLIONO PIU’ FARE I CHIRURGHI E I CHIRURGHI NON VOGLIONO PIU’ OPERARE»

Articoli correlati
Aggressioni in sanità, Falconi: «Legge non basta, bisogna tornare ad investire sul personale»
Il Presidente del Tribunale dei diritti e doveri del medico: «Credo che ci saranno molte cause dopo l’emergenza Covid. Mi auguro che la magistratura faccia il suo dovere»
Dalla “rifioritura” al ruolo degli Ordini: le novità in materia di fragilità alla prima Conferenza Nazionale
Al Forum Risk Managament l’evento che ha coinvolto giuristi, membri delle istituzioni, professionisti sanitari. Perciballi (Ordine TSRM e PSTRP): «Obiettivo un codice etico comune tra tutte le federazioni delle professioni sanitarie»
di Giovanni Cedrone e Arnaldo Iodice
Legge Gelli, la denuncia di Macrì (Medicina Legale): «Giudici spesso non si avvalgono di medici legali specialisti»
Il Direttore U.O.C Medicina Legale U.S.L 8 Arezzo parla del tema degli accertamenti peritali e sottolinea: «L’articolo 15 della Legge Gelli è applicato solo dal 50% dei giudici, proporremo un emendamento quanto prima perché si preveda una clausola di nullità per le perizie monografiche»
Contenziosi, Magi (Omceo Roma): «Vietare patto quota-lite e spot che spingono a chiedere risarcimenti infondati»
Intervenuto ad un Convegno sulla Legge Gelli e parlando di pubblicità ingannevoli nei casi di malasanità, il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma Antonio Magi ricordando le iniziative messe in campo dalla Federazione e dagli Ordini dei medici ha chiesto alla politica norme in grado di disincentivare il fenomeno delle cause temerarie
Medici e Avvocati di Roma insieme contro i contenziosi temerari per “malasanità”
È la prima volta che i Consigli di due Ordini professionali si riuniscono per affrontare sinergicamente problematiche comuni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...