Lavoro e Professioni 7 Febbraio 2019 17:56

Cittadinanzattiva: «Bene “Arbitrato della salute” ma lavorare su prevenzione rischi e corretta comunicazione»

Così si è espressa l’organizzazione in merito alla proposta di Consulcesi volta a trovare una soluzione alle troppe controversie in ambito sanitario. La vicesegretaria Moccia: «Necessario lavorare per ridurre la conflittualità»

«Ben venga ogni forma alternativa di risoluzione delle controversie in ambito sanitario. Ma laddove c’è un diritto violato e un danno subito, è importante che la giustizia faccia il proprio corso». Così in una nota Cittadinanzattiva in merito alla proposta avanzata da Consulcesi, network legale in ambito sanitario, di un “Arbitrato della salute” per far risolvere la contrapposizione tra medici e pazienti che troppo spesso finisce in tribunale (con il 95% dei casi chiusi a favore dell’operatore sanitario).

«Noi continueremo in ogni caso ad essere un punto di riferimento per i cittadini che sospettano di essere stati vittima di un presunto errore medico. La sicurezza delle cure è infatti parte costitutiva del diritto alla salute ed è perseguita nell’interesse dell’individuo e della collettività, come espressamente riferisce l’art.1 della legge 24/2017 (cd Legge Gelli)», ha dichiarato Francesca Moccia, vicesegretaria generale di Cittadinanzattiva, intervenuta stamattina alla presentazione della proposta di istituzione dell’Arbitrato della salute.

«Prima di arrivare ai contenziosi – ha spiegato Moccia –, bisogna lavorare per ridurre la conflittualità: è l’obiettivo che ci siamo dati con la campagna “Cura di coppia” per rafforzare diritti e doveri reciproci di medici e pazienti e rinsaldare il rapporto di fiducia. E soprattutto bisogna puntare sulla prevenzione, investendo per ridurre gli eventi avversi e applicando modelli di gestione del rischio già utilizzati con successo in alcune strutture sanitarie, nell’ottica di “imparare dall’errore”, strategia che abbiamo da sempre sostenuto».

«Né va dimenticato che la gran parte delle segnalazioni di presunto errore medico o violazione della sicurezza delle cure finisce con l’avere un esito negativo dal punto di vista legale, non solo perché manca il cosiddetto nesso di causalità, ma spesso anche perché la documentazione sanitaria è carente. Al contrario, è interesse di tutti avere una documentazione chiara, leggibile e, quanto più possibile, informatizzata. La sicurezza – conclude Cittadinanzattiva – in ambito sanitario non può essere un esercizio formale, ma una pratica su cui le strutture e i professionisti sanitari lavorano ed investono quotidianamente».

Articoli correlati
Gas serra e cambiamento climatico: il Tribunale Internazionale per il Diritto del Mare emette la prima advisory opinion
Legali Consulcesi: “Pronuncia storica che sottolinea la responsabilità degli Stati nel contrastare l’inquinamento dell’aria, riconosciuta, insieme al cambiamento climatico, una reale minaccia per i diritti umani”
XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni
La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferiche, rappresenta un elemento di disequità nell’accesso alle cure e alle prestazioni che va affrontato attraverso un’alleanza tra istituzioni, professioni sanitarie e cittadini
Fibromialgia, associazioni pazienti: «Vogliamo chiarezza su uso fondi delle Regioni»
Associazione Italiana Sindrome Fibromiagica (Aisf), Associazione Fibromialgici Libellula Libera APS e CFU Comitato Fibromialgici Uniti Italia Odv lanciano un appello alla trasparenza
Dalla ricetta elettronica ai farmaci a domicilio: luci e ombre della sanità post Covid
Quadro di luci e ombre che emerge da una nuova indagine realizzata da Cittadinanzattiva, che ha coinvolto le associazioni dei pazienti, i medici, le società scientifiche e i farmacisti
Test Medicina, Consulcesi: «Con riforma “doppia” chance per entrare, ma non premia merito»
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Dare agli studenti la possibilità di ripetere il test di ingresso alla facoltà di Medina non è una riforma vera e propria. Il sistema di accesso è sempre lo stesso e non premia i meritevoli. Il ricorso continuerà a rimanere una possibilità concreta per tutti gli aspiranti medici esclusi ingiustamente»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...