Lavoro e Professioni 3 Luglio 2019 16:18

Contratto medici, CIMO, ANPO-ASCOTI e AAROI-EMAC abbandonano tavolo Aran: «No al fondo unico»

Il presidente della Federazione CIMO-FESMED Guido Quici contro la proposta di un fondo unico della dirigenza medica, sanitaria non medica e delle professioni sanitarie: «Dopo il contratto ed il fondo unico, la prossima tappa sarà la professione unica?»

«CIMO è stata costretta ad abbandonare il tavolo delle trattative sul contratto dei medici, che oggi aveva un ennesimo appuntamento per traghettare verso una soluzione dignitosa ed equa un rinnovo atteso da 10 anni, poiché l’ARAN ha nuovamente tentato di far passare la proposta di un fondo unico della dirigenza medica, sanitaria non medica e delle professioni sanitarie». È quanto comunicato dalla Federazione CIMO-FESMED in una nota.

LEGGI ANCHE: CONTRATTO MEDICI, QUICI (CIMO-FESMED): «PROPOSTE ARAN INACCETTABILI, RIMANDIAMO LA PARTE NORMATIVA»

«Insieme a CIMO – prosegue – hanno lasciato la riunione i rappresentanti di ANPO-ASCOTI e AAROI-EMAC; la delegazione FESMED è rimasta a presidiare la riunione pur esprimendo la stessa posizione di CIMO».

«Oggi abbiamo assistito al teatro dell’assurdo – spiega il Presidente della Federazione CIMO-FESMED Guido Quici -. Nonostante la netta opposizione di quasi l’80% delle sigle sindacali della dirigenza medica, l’ARAN ha ripetuto come niente fosse la proposta di un fondo unico e ha volutamente proseguito il confronto sul testo senza minimamente registrare il netto dissenso della maggioranza sindacale. E soprattutto, non è stata in grado di dare una risposta alla pregiudiziale posta da CIMO-FESMED sul tema. Tale ostinata perseveranza svela un obiettivo chiaramente già concordato a livello politico a esclusivo danno dei medici dipendenti».

«Il fil rouge è sempre più evidente: dopo aver cercato di imporre un contratto unico, passano al fondo unico: la prossima tappa sarà la professione unica? È l’ennesimo tentativo di abbassare ulteriormente il riconoscimento delle competenze e appiattirle verso una sotto-remunerazione delle professionalità mediche», conclude Quici.

«La riunione odierna in Aran – scrive l’AAROI-EMAC – ha purtroppo preso improvvisamente una direzione inaccettabile». Per questo «con grande disappunto il sindacato ha sospeso la propria partecipazione alle trattative».

«A fronte di una nettissima opposizione della stragrande maggioranza della composizione sindacale del tavolo di trattativa (78% di tutte le O. S. contro il 22% costituito da una sola Sigla) – prosegue – all’unificazione dei fondi in un calderone comune per tutti i ruoli dirigenziali di prossima edizione contrattuale, l’ARAN non è stata in grado di dare immediato riscontro a tale schiacciante posizione sindacale maggioritaria, contraria a mischiare le risorse economiche dei medici con quelle delle altre professioni».

«Messa di fronte a tale comportamento, l’AAROI-EMAC ha sollevato una formale pregiudiziale al prosieguo dell’analisi dei testi e ha lasciato la riunione. A sua volta, l’ARAN, solo a fronte di tale reazione, ha promesso di dare una risposta alla suddetta pregiudiziale già domani 04 Luglio, quando la nostra Associazione si ripresenterà alla trattativa per valutarla».

 

 

 

 

 

Articoli correlati
«Diritto alle cure a rischio senza personale», le richieste dei medici in piazza a Roma. E Schillaci convoca i sindacati
A Roma significativa adesione per la manifestazione dell’intersindacale medica convocata per denunciare le sempre più difficili condizioni di lavoro dei camici bianchi stretti tra turni massacranti e stipendi tra i più bassi d’Europa. Ben 8mila camici bianchi hanno lasciato il SSN tra il 2019 e il 2021
Contratto comparto sanità, è fumata bianca. Aumenti fino a 98 euro e per gli infermieri indennità aggiuntiva
Dopo mesi di trattative ARAN e sindacati (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, FIALS, Nursind, Nursing Up) hanno raggiunto un’intesa sul contratto del comparto sanità. Tra le novità l’indennità oraria per il lavoro notturno che passa da euro 2,74 a 4 euro e una nuova indennità per il Pronto soccorso. In tutto le risorse per il rinnovo ammontano a 241,6 milioni
di Francesco Torre
La denuncia di Quici (Cimo-Fesmed): «L’84% dei medici che entrano nel SSN non ha nessuna aspettativa di carriera»
Turni che superano le 48 ore, 11mila strutture complesse e semplici tagliate, un taglio del salario accessorio del 20% rispetto al 5% della riduzione del numero dei medici e poi ancora le aggressioni e il contenzioso. Il presidente CIMO spiega cosa affrontano i medici
Comparto sanità, è battaglia sull’indennità di specificità. De Palma (Nursing Up): «Non può valere come aumento contrattuale, così non ci stiamo»
Il presidente del sindacato degli infermieri Nursing Up non arretra e conferma lo sciopero dell’8 aprile. Tra i nodi l’aspetto economico e la richiesta di eliminare il vincolo di esclusività. «Tolta l’indennità, si ritorna a un aumento di 80,90 euro. Questo non è accettabile» spiega De Palma
di Francesco Torre
Carenza personale, Quici (CIMO-FESMED): «I privati negli ospedali pubblici una deriva da evitare»
Il Presidente della Federazione CIMO-FESMED: «Ci sono grossi poli che cercano di entrare a gamba tesa nella sanità. E in questo caso la sicurezza delle cure non potrà essere garantita: chi non le ha le risorse economiche non potrà essere curato»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...