Lavoro e Professioni 24 Agosto 2016 14:30

Contratto dei medici: altolà del Mef agli Atti d’indirizzo di Comparto e Dirigenza medica. Accordo a rischio?

Stop del Mef agli Atti d’indirizzo di Comparto e Dirigenza medica: dubbi sulle coperture. Si teme per il rinnovo del contratto di medici e infermieri
di Valentina Brazioli
Contratto dei medici: altolà del Mef agli Atti d’indirizzo di Comparto e Dirigenza medica. Accordo a rischio?

«Gli atti d’indirizzo così come formulati non possono essere valutati positivamente sotto il profilo della compatibilità economica». Pesano come un macigno le prime osservazioni del Mef sugli Atti d’indirizzo di Comparto e Dirigenza medica, anticipate da QuotidianoSanita.it.  Mentre s’infiamma il dibattito sulle somme stanziate dal Governo per il rinnovo dei contratti nella Pubblica Amministrazione – definite “insufficienti” dai sindacati  – si diffonde il timore che possano essere messe in discussione le fondamenta di un accordo considerato da più parti un primo importante passo verso un equo rinnovo del contratto dell’intera categoria medico-sanitaria.

I dubbi espressi da Via XX Settembre sono numerosi e riguardano innanzitutto i necessari capitoli di spesa, in quanto «entrambi gli atti omettono di quantificare le risorse complessivamente disponibili per gli incrementi contrattuali». Il Mef sottolinea, inoltre, come il Comitato di Settore Regioni-Sanità dovrebbe assicurare appositi accantonamenti nei bilanci regionali per far fronte a tali oneri.

Gli stralci richiesti dal Ministero dell’Economia sono diversi, e riguardano aspetti salienti dell’accordo quali, ad esempio, la possibilità per le Regioni di destinare al personale parte di eventuali risorse aggiuntive ottenute attraverso risparmi sui costi per le risorse umane. A rischio anche la previsione di una specifica area per le professioni socio-sanitarie che consentisse di superare la vecchia divisione in personale sanitario, professionale, tecnico ed amministrativo. Dubbi suscita anche l’istituzione della figura di “professionista specialista” delle professioni sanitarie infermieristica – ostetrica, tecnica, della riabilitazione e della prevenzione.

Da Via XX Settembre giungono anche diverse richieste di integrazione per far fronte alle perplessità derivanti da alcuni fattori come, ad esempio, l’unione in una singola categoria degli incarichi di coordinamento, specialista e di posizione, e ciò a causa delle disparità salariali attualmente esistenti.

Mentre si attendono le repliche del Comitato di Settore alle osservazioni del Ministero dell’Economia, i camici bianchi si interrogano ansiosamente su quanto questa vicenda rischi di compromettere le delicate trattative per il rinnovo del contratto del comparto medico-sanitario.

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Grazie all’intelligenza artificiale 1 persona su 2 potrebbe lavorare solo 4 giorni a settimana
Secondo un nuovo studio incentrato sulla forza lavoro britannica e americana, l’intelligenza artificiale potrebbe consentire a milioni di lavoratori di passare alla settimana lavorativa di quattro giorni entro il 2033
Medici di famiglia sull’orlo di una crisi di nervi… Stressati 9 su 10. Pesano Covid, burocrazia e Whatsapp
Il malessere dei medici di famiglia, tra carenza di colleghi, difficoltà a trovare sostituti e una burocrazia sempre più elevata, «è palpabile» e arriva a sfiorare il 90% di professionisti. Lo dicono i sindacati, gli esperti di sanità, gli analisti del settore. E lo dicono i pensionamenti anticipati che crescono
di V.A.
Tumori: 1 paziente su 6 abbandona il lavoro. Dalla Rete ROPI 3 proposte «salva-posto»
La ROPI ha analizzato 4 proposte di legge su congedi e indennizzi sul lavoro per i pazienti oncologici,, facendo emergere per ognuna di esse «luci e ombre». Si è arrivati così a individuare alcune proposte chiave per migliorare le regole a tutela dei lavoratori con tumore che Stefania Gori, presidente ROPI, ha presentato oggi in audizione alla XI Commissione (Lavoro pubblico e privato) alla Camera dei Deputati
di Redazione
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...