Lavoro e Professioni 26 Giugno 2019 13:33

Contratto medici, Quici (CIMO-FESMED): «Proposte Aran inaccettabili, rimandiamo la parte normativa»

Il presidente della Federazione: «Accorpamento fondi danneggia i medici e favorisce la dirigenza sanitaria non medica». Sulla doppia carriera: «Se si attinge alla posizione variabile dello stipendio del singolo medico, lo stipendio di chi non ha un incarico di alta specialità verrà decurtato»

Contratto medici, Quici (CIMO-FESMED): «Proposte Aran inaccettabili, rimandiamo la parte normativa»

L’Aran continua ad ospitare le organizzazioni sindacali della dirigenza medica e sanitaria per trattare per il rinnovo del contratto. L’ultimo incontro si è svolto questa mattina, quando l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni e i sindacati si sono confrontati sui tre testi sottoposti alle parti: uno relativo alla carriera, uno sulla valutazione dei dirigenti ed il terzo relativo ai fondi.

LEGGI ANCHE: CONTRATTO MEDICI, ARRIVA LA PROPOSTA ARAN-REGIONI: 200 EURO LORDI IN PIU’ AL MESE E ‘DOPPIA CARRIERA’

Testi non condivisi da Guido Quici, presidente della Federazione CIMO-FESMED: «Tanto per iniziare, la proposta dell’Aran prevede l’accorpamento dei fondi della dirigenza medica, della dirigenza sanitaria non medica e delle professioni sanitarie, cosa del tutto inaccettabile. In questo modo, confluiranno in un fondo unico il miliardo di indennità di specificità medica e i 71 milioni di euro derivanti dall’indennità di struttura complessa. Considerando che i medici sono 110mila e i dirigenti sanitari 14mila, è chiaro che saranno i medici a dare il vero contributo al fondo, cui attingeranno tutti. È del tutto inammissibile, perché si rischia di disattendere quel piccolo incremento contrattuale che abbiamo ottenuto».

«Poi – prosegue Quici – si parla di carriera di alta specialità e di altissima specialità, cosa che tutto sommato ci trova d’accordo, perché la CIMO ha sempre sostenuto una carriera prevalentemente professionale o prevalentemente gestionale. Tuttavia, non viene previsto un centesimo in più rispetto alle risorse presenti. Se quindi si attinge al fondo di posizione variabile del singolo medico, al collega senza un incarico di struttura semplice o complessa o di alta specialità verrà decurtato lo stipendio. Altro che incremento contrattuale. È veramente una cosa immonda, e siamo arrabbiati con chi intende firmare un contratto del genere».

«Capisco – aggiunge il presidente CIMO-FESMED – che ci sono sindacati in cui coesistono dirigenti medici e dirigenti non medici, ma un sindacato di soli medici come il nostro deve fare gli interessi dei medici».

Dopo aver depositato una class action al TAR, aver registrato una denuncia alla Corte europea dei diritti dell’uomo e inviato un sollecito alle Corti dei Conti regionali per verificare il sospetto della Federazione che i fondi per gli accantonamenti non siano stati veramente effettuati, la Federazione continua quindi «sulla sua strada, a prescindere da tutti questi eventi, perché dobbiamo tutelare i medici in un momento in cui si parla del futuro e non delle condizioni di lavoro subite da chi oggi sta sul campo».

LEGGI ANCHE: CONTRATTO MEDICI, QUICI (CIMO-FESMED): «CORTE COSTITUZIONALE CI DA’ RAGIONE. ORA REGIONI TROVINO RISORSE»

«La nostra proposta è molto semplice – conclude Quici -: il rinnovo del contratto prevede un incremento contrattuale lievemente inferiore a quello che ci aspettavamo ma, visti i tempi che corrono, siamo disposti ad accettarlo così. Per la parte normativa, invece, aggiungiamo i provvedimenti disciplinari richiesti dalla Legge, il welfare aziendale e le assicurazioni, ma poi chiudiamola qui. Affrontiamo la parte normativa nel contratto 2019-2021. Le proposte sono tutte peggiorative, quindi non vedo per quale motivo dovremmo firmare un contratto che prevede una perdita economica e, soprattutto, un peggioramento della qualità del lavoro».

Articoli correlati
«Diritto alle cure a rischio senza personale», le richieste dei medici in piazza a Roma. E Schillaci convoca i sindacati
A Roma significativa adesione per la manifestazione dell’intersindacale medica convocata per denunciare le sempre più difficili condizioni di lavoro dei camici bianchi stretti tra turni massacranti e stipendi tra i più bassi d’Europa. Ben 8mila camici bianchi hanno lasciato il SSN tra il 2019 e il 2021
Task shifting da medici a personale sanitario? I sindacati: «Rischio contenziosi»
ANAAO-ASSOMED e CIMO-FESMED scrivono alla Corte dei Conti. I due sindacati della dirigenza medica intendono chiedere un interpello all’ARAN
Ospedalità privata, l’appello dei medici al prossimo Governo: «Non dimenticatevi di noi»
Quici (CIMO-FESMED): «Intollerabili le discriminazioni tra medici del pubblico e medici del privato convenzionato». De Rango (CIMOP): «Introdurre contratto quadro per sanare ingiustizia»
In Veneto 100 euro l’ora per gli straordinari in Pronto soccorso. CIMO-FESMED: «Estendere accordo in tutta Italia»
Un accordo, quello raggiunto tra la Regione e le organizzazioni sindacali, che prova a rendere nuovamente attrattiva l’area di Emergenza-Urgenza
Senato, la sanità perde la sua Commissione ad hoc. La protesta di CIMO-FESMED
A partire dalla prossima legislatura le competenze dell'attuale dodicesima Commissione Igiene e Sanità del Senato confluiranno nella nuova decima Commissione “Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale”. Una scelta che non convince la Federazione CIMO-FESMED
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...