La Suprema Corte di Cassazione con l’ordinanza 6793/15 ha chiarito la natura risarcitoria, e non retributiva, delle spese di viaggio sostenute dagli specialisti ambulatoriali, cui vengono assegnati incarichi al di fuori del comune di residenza. Dunque, se i rimborsi sono mere reintegrazioni patrimoniali non possono essere tassati ai fini IRPEF. Recentemente tale interpretazione è stata […]
La Suprema Corte di Cassazione con l’ordinanza 6793/15 ha chiarito la natura risarcitoria, e non retributiva, delle spese di viaggio sostenute dagli specialisti ambulatoriali, cui vengono assegnati incarichi al di fuori del comune di residenza. Dunque, se i rimborsi sono mere reintegrazioni patrimoniali non possono essere tassati ai fini IRPEF. Recentemente tale interpretazione è stata accolta anche dalla Commissione Tributaria Regionale della Lombardia (sent. 43/18 del 9 gennaio 2018) che riepilogando tutte le normative di riferimento ha ribadito che questa tipologia di rimborsi non può essere soggetta ad alcuna imposta sul reddito.