Giuseppe Carbone, Segretario generale Fials: «Drammatica disparità di genere. Numeri drammatici che ci allarmano e destano preoccupazione per questa terza ondata»
Ogni 100 contagi professionali da Covid-19, 70 riguardano le donne. Sono ben 102.942 i contagi su un totale di 147.875 denunce pervenute al 31 gennaio 2021. La categoria più colpita dal contagio è quella dei tecnici della salute: in primis le infermiere con il 70% dei casi, seguite dalle operatrici socio-sanitarie e socio-assistenziali. Mentre i decessi al femminile registrati sono 79. É quanto emerge dal «Dossier donne» che l’Inail ha preparato in vista dell’8 marzo.
«Numeri drammatici che ci allarmano e destano preoccupazione per questa terza ondata – dichiara Giuseppe Carbone, Segretario generale Fials (Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità) –. Il fatto che le più colpite siano le infermiere purtroppo non ci sorprende. Certo non ci aspettavamo un dato così eclatante. In assenza di un piano pandemico abbiamo assistito all’interno delle strutture agli sviluppi della pandemia nelle sue diverse fasi: prima non c’erano i Dpi, poi il numero scarseggiava, infine credevamo di poter stare tranquilli sugli accantonamenti, ma apprendiamo dalle recenti inchieste giudiziarie che alcune mascherine non erano a norma. È gravissimo».
«Chiediamo che venga fatta chiarezza al più presto – continua Carbone – affinché si accertino i livelli di responsabilità, anche perché, come l’Inail rende noto, a farne le spese in termini di contagi sono state proprio le professioniste sanitarie. Altro che festa della donna, qui c’è una drammatica disparità di genere».
Si tratta di dati in controtendenza, si legge nel dossier, rispetto al complesso degli infortuni sul lavoro. «Ritengo opportuno che si rivedano immediatamente – conclude Carbone – i protocolli di sicurezza a salvaguardia dell’incolumità di tutti i professionisti sanitari, che per oltre il 30% stanno anche accusando i sintomi della sindrome da stress post traumatico. Per non parlare degli strascichi di chi si è ammalato».
Per quanto riguarda i decessi, l’Inail certifica che la categoria più colpita è sempre quella dei tecnici della salute, con un caso ogni quattro denunce: il 70% sono infermiere. Seguono le operatrici socio-sanitarie e socio-assistenziali con rispettivamente il 14,1% e il 12,8% dei casi rilevati. L’età media delle contagiate è di 46 anni. Più elevata, quella di chi non ce l’ha fatta, che è di 56 anni. Geograficamente gli infortuni prevalenti si concentrano in Lombardia (28,3% delle denunce femminili), seguita da Piemonte (15,4%), Veneto (11,1%) ed Emilia Romagna (8,5%). A registrare il maggior numero di vittime femminili, con un 39,2%, è sempre la Lombardia, seguita da ER (15,2%) e Piemonte (8,9%).
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