Secondo il procuratore aggiunto di Roma, sono cresciute le denunce di pazienti e familiari su presunta responsabilità medica per aver contratto il Covid-19. Da Consulcesi & Partners un aiuto per tutelare le ragioni degli operatori sanitari
«Oltre il danno, la beffa. È così per migliaia di medici e professionisti sanitari che, nonostante siano da sempre in prima fila contro l’emergenza Covid, sono ora vittime di un’ondata di denunce da parte di pazienti e familiari. Secondo il procuratore aggiunto di Roma, infatti, sono cresciute le denunce su presunta responsabilità medica per aver contratto il Covid-19. E mentre i primi procedimenti penali contro medici e sanitari sono stati avviati, il tanto invocato scudo a difesa della categoria è rimasto in sospeso. Per questo, il network legale di Consulcesi & Partners ha dato via ad una vera e propria task force Covid per rappresentare e tutelare al meglio le ragioni dell’intera categoria dei professionisti sanitari che, già duramente colpita dall’emergenza, corre adesso il rischio di dover difendere il proprio operato nelle aule di Giustizia». Così in una nota Consulcesi & Partners.
«Già prima dell’emergenza – continua –, si registrava una denuncia al giorno contro medici e professionisti sanitari. In 8 casi su 10 tutto si risolve con un nulla di fatto, ma con un grosso dispendio economico e di energie per le persone coinvolte. Ora i numeri sono in salita, mentre i vari emendamenti proposti durante il picco pandemico per la costituzione di un sistema di protezione da responsabilità a difesa degli operatori sanitari risultano al momento accantonati. Le proposte legislative andavano nella direzione di un’attenuazione della responsabilità civile e penale del personale sanitario operante nella situazione emergenziale, che consentisse di bloccare ab origine il rischio di un preoccupante moltiplicarsi di contenziosi civili e penali a danno di medici, sanitari in genere e relative strutture. In data 24 aprile 2020, tuttavia, il decreto “Cura Italia” è stato convertito nella Legge n. 27, senza accogliere alcun emendamento sul tema: per tale ragione, la disciplina applicabile a tutt’oggi è quella prevista dalla Legge Gelli che, da qualche anno, ha ormai integrato ed in parte modificato l’intera normativa di riferimento».
In campo la task force. «La novità della patologia – spiegano ancora da C&P –, le poche (spesso confuse e contradditorie) conoscenze scientifiche disponibili, la mancanza di dispositivi di protezione adeguati, l’assenza di una preventiva formazione, le manifeste carenze organizzative e molto altro sono solo una parte delle argomentazioni che necessariamente dovranno essere portate a difesa dell’intera categoria sanitaria. Consulcesi & Partners ha messo in campo tutte le migliori competenze legali e medico-legali a sua disposizione per poter dare ai medici e a tutti gli operatori sanitari la migliore tutela penale, civile e amministrativa nei casi di malpractice e così affrontare più serenamente le prossime battaglie giudiziarie. Un servizio completamente gratuito che risponde alla richiesta di aiuto del professionista sanitario fornendogli, con assoluta tempestività, una prima consulenza giuridica sul caso prospettato, nonché una prima valutazione tecnica fornita da un medico legale esperto del settore, indirizzandolo verso le migliori cautele difensive da attivare nell’immediatezza del fatto. Uno dei punti di forza della Task force – conclude la nota – sta nella rete di legali e di professionisti medici legali competenti nel settore e distribuita su tutto il territorio nazionale».
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