La Fondazione presieduta da Federico Gelli sta lavorando all’aggiornamento del manuale sulla legge 24/17 sulla responsabilità professionale. Il terzo “Quaderno” della collana sarà dedicato al tema dell’innovazione digitale in sanità
Progetti di ricerca, una nuova edizione dei Quaderni, un paper e tanto altro. Con l’avvento della stagione estiva non si interrompono ma anzi si moltiplicano le iniziative della Fondazione Italia in Salute presieduta da Federico Gelli che nei giorni scorsi ha visto riunito il Consiglio di Amministrazione.
Attesa per il secondo paper della Fondazione dedicato alla Casa della Comunità 4.0 che nelle prossime settimane verrà diffuso a tutti gli interlocutori istituzionali che si occupano di sanità nel Paese, un prezioso contributo di idee e proposte che arriva in un momento nevralgico per l’attuazione del PNRR. «Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dedica importanti risorse all’implementazione di queste strutture: ne saranno create altre 1.288 entro il 2026 per averne una ogni 20mila abitanti – spiega Gelli a Sanità Informazione -. Nel nostro paper andremo ad esaminare l’importanza che potrà giocare l’innovazione tecnologica nel potenziamento di queste strutture. Una parte di questo ragionamento sarà sviluppata nel terzo “Quaderno” della collana pubblicata dalla Fondazione dedicato al tema dell’innovazione digitale in sanità. L’obiettivo è fornire ai decisori politici delle proposte valide per non sprecare la grande opportunità dei fondi europei».
Altro tema su cui si concentrerà la Fondazione Italia in Salute è quello della responsabilità professionale dei sanitari: nel corso del CdA è stato illustrato lo stato di avanzamento della versione 2021 del Manuale sulla legge 24/17 pubblicato con Giuffré Editore e promosso dalla Fondazione Italia in Salute che sarà aggiornato dopo l’emanazione degli ultimi decreti attuativi (relativi alle assicurazioni) al momento all’esame della Conferenza Stato Regioni. «L’aggiornamento sarà l’occasione per fare il punto sul tema della responsabilità professionale, anche alla luce di importanti novità come lo scudo penale contenuto nel Dl 44 del primo aprile o di sentenze importanti» spiega Gelli.
Infine, altra novità è l’avvio di progetti di ricerca che verranno a concretizzarsi nella seconda metà del 2021: «Voglio sottolineare uno di questi progetti che verterà su una indagine demoscopica sull’atteggiamento degli italiani verso i professioni sanitari e in particolare i medici nel corso di questi mesi di pandemia», conclude Gelli.
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