Intervista al senatore Piero Aiello: «Per medici e professionisti che adotteranno i pagamenti elettronici ci saranno agevolazioni e meccanismi premiali. Smentisco il ritiro del disegno di legge»
Il Ddl n° 1747 non è stato ritirato. Lo conferma il senatore Piero Aiello, primo firmatario del testo presentato alcune settimane fa per dare un senso compiuto ad una legge, quella sull’obbligo di POS per pagamenti superiori ai 30 euro, nata monca.
Piuttosto, in seguito alle posizioni discordanti tra chi era favorevole all’introduzione di incentivi per chi si fosse messo in regola o chi era contrario all’eventualità di prevedere sanzioni per chi non lo avesse fatto, gli autori del testo hanno comunque deciso di fare tesoro di critiche e consigli per fare chiarezza. Sanità informazione ha chiesto al senatore Aiello (Ncd) su cosa punterà il nuovo documento.
Senatore Piero Aiello, Lei è il primo firmatario del Ddl n°1747 sul POS obbligatorio. Si tratta di un testo che basa la propria forza sulla premialità…
«Non vi è alcun dubbio. L’intento del disegno di legge è quello di agevolare l’utilizzo del POS da parte dei professionisti o di chiunque ne riterrà opportuna l’adozione. Il nostro intento è solo ed esclusivamente premiale, tant’è che abbiamo accantonato la precedente proposta e la stiamo rimodulando al fine di rendere ancora più marcata questa caratteristica. In questo modo il professionista potrà avere la possibilità di usufruire del POS nella maniera più agevole possibile. Insomma, l’idea che vogliamo proporre non riguarda le sanzioni, che infatti elimineremo dal testo presentato».
È bene sottolineare questo aspetto, ovvero la natura premiale e non sanzionatoria del testo. Gli organi di informazione devono prenderne atto anche per smentire il ventilato ritiro della proposta stessa.
«Quello che più ci ha meravigliato è stato il modo in cui la nostra proposta è stata strumentalizzata. Probabilmente un articolato non scritto nei termini da noi previsti ha suscitato un po’ di scalpore e di “repressione” da parte di coloro i quali avrebbero voluto utilizzarlo. Per questo ribadiamo con forza che nel testo non tratteremo nella maniera più assoluta di sanzioni ma solo di modalità di utilizzo premiali del POS».
A breve verrà dunque presentato un Disegno di legge rimodulato in modo da sottolineare con chiarezza quelli che sono gli intenti di premialità.
«Certamente. Lo stiamo riproponendo, dopo aver accantonato il precedente. Abbiamo già proposto la nuova norma al nostro ufficio legislativo e siamo in attesa della loro risposta. Come detto, però, sarà una norma che punterà prima di tutto sulla premialità».