Convegno “Il diritto e la medicina legale. Il punto di equilibrio tra salute e sicurezza” alla Sapienza. I docenti Frati e Fineschi: «Basta incertezze per medici e pazienti. Riconosciuto ruolo medicina legale»
«Finalmente siamo al capolinea di un lavoro veramente impegnativo, durato più di due anni» dichiara il Responsabile Sanità del Pd, Federico Gelli sul Ddl responsabilità professionale medica attualmente in discussione alla Camera e in attesa di essere approvato in maniera definitiva. In occasione del convegno “Il diritto e la medicina legale. Il punto di equilibrio tra salute e sicurezza” organizzato, tra gli altri, dai docenti dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Paola Frati e Vittorio Fineschi in collaborazione con Consulcesi e Sanità In-formazione, tante le voci che si sono confrontate sull’argomento.
«Un grande risultato – dichiara il promotore del Disegno di Legge –. Ma non ci si ferma qui, il testo è molto complesso e una parte importante è lasciata ai decreti delegati, cioè ai decreti attuativi del provvedimento che ovviamente prenderanno l’avvio appena concluso l’iter parlamentare».
In questo percorso, uno degli aspetti decisivi, riguarderà una nuova formazione da parte di tutti i professionisti sanitari, nel loro percorso di aggiornamento ECM, per temi come il risk management che influiranno anche in modo strutturale sulla disciplina assicurativa. «Sì, non c’è dubbio – spiega in proposito Gelli –. Finalmente si esce da una situazione di incertezza e di estemporaneità nel nostro Paese sul risk management e sulla prevenzione e del rischio. Prima del Ddl questi aspetti erano lasciati alla buona volontà dei territori, con la legge pianifichiamo un modello organizzativo per ogni realtà pubblica e privata, sanitaria e socio-sanitaria che faranno riferimento al Centro per il Rischio Clinico Regionale di cui ogni Regione sarà dotata. Presso questo Centro verranno omogenizzati i comportamenti, le procedure e le modalità di elaborazione che confluiranno tutte in un unico cuore, l’Osservatorio Nazionale presso Agenas».
A fare il punto sulla responsabilità professionale interviene anche Paola Frati, Professoressa Ordinaria Medicina Legale La Sapienza: «È una Legge necessaria perché deve ristabilire un punto di equilibrio fra il dilagare, lo sappiamo tutti, della medicina difensiva e quindi una perdita di sicurezza da parte del professionista che va a nuocere direttamente al paziente. Questa Legge – prosegue – ha alcuni aspetti che amo ricordare, primo fra tutti la sicurezza delle cure, diritto fondamentale del cittadino, quindi l’implementazione del governo clinico e del risk management».
A fare eco alla professoressa Frati è Vittorio Fineschi, Professore Ordinario Medicina Legale de La Sapienza: «Questa Legge promette di snellire il contenzioso medico-paziente e dare garanzie e certezze, questo consentirebbe di fare risparmiare risorse preziose per il Servizio Sanitario Nazionale».
«Sono fermamente convinto – conclude Fineschi – e non lo dico solo da oggi ma da quando è iniziato l’iter, che questa è una buona Legge che avrà un effetto deflattivo, cioè farà ridurre il contenzioso, ma soprattutto ha il pregio di garantire una tutela bilaterale. Infatti tutela i diritti del paziente ed è utile al medico per liberarlo di quelle difficoltà operative che molto spesso lo limitano nella sua attività».