“Una trasversalità che spinge il Governo a tutelare medici e casse dello Stato”
Un consenso bipartisan per il Ddl “Atto Senato n.1269”, presentato nei giorni scorsi nella Sala Nassirya di Palazzo Madama, denominato “Estensione dei benefici normativi ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione universitarie negli anni dal 1993 al 2005”.
La proposta di transazione definitiva, contenuta nel Ddl e seguita nel suo iter istituzionale dall’Associazione Consulcesi , rappresenta il giusto compromesso tra il rispetto del diritto dei medici ad ottenere l’equa retribuzione per gli anni di specializzazione e la tutela delle casse dello Stato che, altrimenti, rischierebbe un esborso di alcuni miliardi euro. Sul tema, Sanità Informazione questa settimana ha raccolto l’opinione del senatore Carlo Lucherini (PD) che esprime il suo plauso all’iniziativa, ribadendo la necessità di un impegno istituzionale coeso, al di là di qualsiasi colore politico.
L’Atto Senato n.1269 è una passo importante nell’impegno istituzionale a favore dei medici specializzandi.
Sì, speriamo sia la volta buona che nell’attuale legislatura si riesca ad approvare questo provvedimento. Per quanto mi riguarda stiamo elaborando un testo da presentare come Partito Democratico: l’obiettivo è farlo firmare a più colleghi possibile, così da lavorare in Commissione su un testo unitario, che possa approdare rapidamente in Aula ed essere approvato.
L’importanza di un appoggio trasversale a questo documento è stata testimoniata da più parti. E’ urgente che le istituzioni prendano atto per evitare un esborso stimato in 5–6 miliardi di euro.
Sì, la trasversalità e l’unitarietà sono assolutamente dovute: si tratta di un provvedimento che riguarda, naturalmente, medici di tutti gli orientamenti, con il quale non solo si sana un debito che lo Stato ha nei loro confronti, ma si coglie anche l’opportunità di evitare che lo Stato spenda molto di più di quello che spenderebbe se si arrivasse ad una transazione, come previsto nella proposta di legge.
Il PD, che lei rappresenta, è la principale forza di governo. E’ opportuno che l’esecutivo guardi in questa direzione.
Certamente, penso sia doveroso, e credo che il governo lo stia facendo perché, anche in una fase in cui si sta lavorando per tagliare, mi sembra che i servizi sociali e soprattutto la sanità continuino a essere totalmente garantiti. Credo che all’interno del budget per il Ssn possa rientrare anche questo investimento necessario.
In attesa che lo Stato prenda atto e porti a termine l’impegno istituzionale, è quindi giusto per i medici ricorrere per ottenere il proprio diritto.
E’ evidente che ogni singolo medico tutela un proprio diritto, ed è giusto che lo faccia. D’altra parte, essendo oramai i ricorsi numerosissimi, allo Stato converrà chiudere questa vertenza arrivando ad un accordo che gli eviti di sborsare somme eccessive, e d’altra parte permetta agli aventi diritto con ricorsi in atto, di ottenere una somma in tempi più rapidi di quelli garantiti da un tradizionale iter giudiziario che, soprattutto in ambito civile, rischia di diventare lunghissimo.
Per informazioni l’Associazione Consulcesi mette a disposizione il numero verde 800 122 777 e il sito www.consulcesi.it.