Lavoro e Professioni 23 Marzo 2022 14:07

Decreto solidarietà. Anelli: «Aprire porte ai medici ucraini è atto che restituisce dignità umana e professionale»

Il presidente della FNOMCeO: «Non c’è alcun rischio di sanatorie per la stabilizzazione di medici stranieri in Italia, il decreto è chiaro: dura un anno ed è applicabile solo ai colleghi ucraini in fuga dalla guerra. È un provvedimento simbolico e, come tale, non può risolvere la carenza di personale medico nel nostro SSN»

Decreto solidarietà. Anelli: «Aprire porte ai medici ucraini è atto che restituisce dignità umana e professionale»

«Un atto di solidarietà che restituisce dignità sia umana che professionale». Sono queste le parole che Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei medici (FNOMCeO), ha scelto per descrivere, a Sanità Informazione, il decreto “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”. Da ieri, infatti, il Sistema sanitario nazionale ha aperto le porte a medici e operatori sanitari ucraini rifugiati in Italia, che potranno esercitare temporaneamente la professione fino al 4 marzo 2023.

Presidente Anelli, c’è chi teme che questo decreto possa trasformarsi in una scorciatoia per la stabilizzazione di medici stranieri nel Sistema Sanitario italiano. È d’accordo?

«No, non c’è alcun rischio di sanatorie. Il decreto è molto chiaro: ha la durata di circa un anno ed è applicabile solo ai colleghi ucraini in fuga dalla guerra. Inoltre, ancora non sappiamo quanti medici sono effettivamente arrivati in Italia e quanti ne arriveranno nei prossimi giorni. Molti colleghi hanno scelto di restare in Ucraina per curare i feriti e chiunque ne abbia bisogno».

L’arrivo di medici ucraini in Italia potrebbe essere una soluzione, anche se parziale, alla carenza di personale nel sistema sanitario pubblico italiano?

«No, si tratta di un provvedimento simbolico. In sostanza, credo che questo decreto offra la possibilità ai colleghi che stanno fuggendo dalla guerra di poter ritrovare, qui nel nostro Paese, la loro dignità non solo di medici, ma anche di essere umani. Esercitare la propria professione gli permetterà non solo di essere utili al prossimo, e quindi di mettere in pratica la missione propria di ogni medico, ma anche di guadagnarsi da vivere, provando a ricostruirsi una vita. Il problema della carenza di personale medico nel SSN è ben più grave e per essere risolto ha bisogno di interventi più importanti e strutturati».

Medici e infermieri ucraini potrebbero essere un valore aggiunto per il nostro SSN in questo delicato momento in cui molte strutture italiane stanno accogliendo pazienti provenienti dalle zone di guerra?

«Certamente. Non solo fungendo da mediatori nelle situazioni di emergenza o per la cura dei pazienti ricoverati presso i nostri ospedali, ma anche assicurando l’assistenza adeguata a tutti i rifugiati che soffrono di malattie croniche, le cui condizioni, in molti casi, si sono aggravate durante il viaggio di fuga».

Dall’Ucraina potrebbero essere arrivati o arrivare in futuro (non ci sono dati certi a riguardo) anche studenti di medicina e specializzandi. È auspicabile strutturare un programma di integrazione ad hoc?

«Certo, non è da escludere. Ma per mettere in piedi un progetto di questo tipo è necessario avere dei numeri certi, sapere quanti studenti dovremmo accogliere nelle nostre università e quanti specializzandi nei nostri reparti. Siamo ancora nel pieno dell’emergenza, non possiamo prevedere quanto durerà, né quanti rifugiati vorranno restare stabilmente in Italia e quanti preferiranno tornare in Ucraina. Solo quando il quadro della situazione sarà più chiaro, allora potremmo pensare all’organizzazione di tutto un sistema di integrazione tout court, che non riguarderà solo la sanità, ma anche tutti gli altri diritti fondamentali, come quello all’istruzione e, quindi, l’accesso a scuole, università e formazione specialistica».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Medici stranieri assunti «in deroga», Anelli (Fnomceo) perplesso scrive a Mattarella
Il presidente di Fnomceo Anelli scrive una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per sollecitare l'attenzione sulla normativa che permette l'impiego di medici extracomunitari in deroga al normale iter di riconoscimento dei titoli e all'obbligo di iscrizione all'ordine
Appello FNOMCeO a tutte le forze politiche: «Rilanciare il Servizio sanitario nazionale»
Anelli: «L’auspicio è che il nuovo Parlamento e il nuovo Governo siano sempre attenti alle tematiche relative alla salute dei cittadini e al lavoro dei professionisti della sanità»
Formazione ECM: «Fino a 6 mesi di sospensione per chi non è in regola»
Rossi (OMCeO Milano): «Mancato aggiornamento rischioso da un punto di vista medico legale e assicurativo». Boldrini (Pd): «La formazione continua è diventata ancora più importante con il Covid». Filippini (OPI Varese): «Sarà necessario agire con un sistema punitivo anche se non ci piace»
ECM, i vertici della sanità: «Nessuna proroga. Provvedimenti amministrativi per chi non sarà in regola»
Monaco (FNOMCeO): «Mettersi in regola per evitare sanzioni». Bartoletti (Fimmg): «Dura lex sed lex, se ci sono sanzioni l’Ordine le applica». Amato (OMCeO Palermo): «Nel momento in cui arriveranno le lettere dal Co.Ge.A.P.S dovremo procedere». Mangiacavalli (Fnopi): «No a nuovo allargamento maglie: si svilirebbe il senso della formazione continua»
Medici contro l’ipotesi di usare gli infermieri come «supplenti» degli mmg
La Fnomceo e la Cimo-Fesmed rispondono all'assessore della Lombardia Letizia Moratti, secondo la quale gli infermieri potrebbe sostituire e contribuire alla carenza di medici di famiglia
di Redazione
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...