Anelli: “Per noi medici il diritto alla salute è un diritto che è uguale per tutte le persone, come previsto dall’articolo 3 della nostra Costituzione ma anche dallo stesso articolo del Codice di Deontologia medica. Noi medici giuriamo di considerare tutte le persone uguali davanti alla salute e questo nostro impegno oggi lo abbiamo rinnovato alla presenza del Ministro Locatelli”
Passare dall’assistenzialismo all’inclusione e alla valorizzazione della persona nella sua interezza. È questo lo spirito della Legge delega in materia di disabilità (L.227/2021) e in particolare dell’ultimo decreto attuativo, approvato lo scorso 15 aprile in Consiglio dei Ministri, che definisce la condizione di disabilità, introduce l’accomodamento ragionevole, riforma le procedure di accertamento e la valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del “Progetto di vita” individuale e personalizzato.
A illustrare questa rivoluzione copernicana è stata oggi il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, che ha partecipato ai lavori della Commissione che la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ha voluto istituire sulla materia.
“Ringrazio la federazione per l’accoglienza – ha affermato il Ministro al termine dei lavori, in un video per Fnomceo Tg Sanità – ma soprattutto per la collaborazione, perché questo sarà un cammino importante. La legge 227 del 21 ha già iniziato ad aprire una strada differente per la presa in carico della persona con disabilità. E oggi, con i decreti attuativi, soprattutto col decreto attuativo appena approvato che riguarda la valutazione di base, riguarda l’introduzione del progetto di vita, rivoluzioniamo davvero sui territori quello che rappresenta il percorso di valutazione della persona nella sua invalidità e poi anche nella disabilità. Naturalmente, il percorso coinvolge direttamente i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, tutti i medici ma anche altre categorie professionali. Ed è per questo che sono contenta di condividerlo, soprattutto in un percorso di formazione che inizierà a breve che vedrà protagoniste in particolare nove province in Italia, e che si dovrà evolvere e raggiungere in maniera capillare tutti i territori, tutte le categorie professionali, tutti gli enti che operano al servizio della persona con disabilità e che la prendono in carico nel suo percorso di vita. Soprattutto un grande coinvolgimento anche degli enti del terzo settore ci porterà a raggiungere anche le famiglie, perché spesso non sono consapevoli di quelli che sono i servizi e le opportunità”.
“Oggi l’intenzione è passare per l’inclusione – ha aggiunto – la valorizzazione della persona. E la valorizzazione della persona noi la vediamo in tutte le dimensioni di questo decreto, sia nella valutazione di base dove introduciamo gli elementi qualitativi quindi i questionari e la valutazione più legata alla funzionalità della persona stessa soprattutto nel progetto di vita, dove cerchiamo di ridurre le estreme frammentazioni tra il mondo sanitario, sociosanitario e sociale”.
“Il monitoraggio in questo anno di sperimentazione – ha concluso il Ministro Locatelli – ci consentirà davvero di capire quali sono i punti di forza e magari invece i nodi da sciogliere. E credo che la Federazione, i medici, potranno dare un contributo davvero importante per lo sviluppo di questa nuova prospettiva in una direzione in cui la persona è davvero centrale”.
“Ringrazio il Ministro Alessandra Locatelli – ha commentato il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – per la sua presenza oggi qui in federazione per presentare, insieme con il gruppo di lavoro che è stato costituito presso il Ministero, le nuove normative in termini di disabilità. Ho ringraziato il Ministro per l’intenso lavoro fatto in questi ultimi mesi che ha portato sempre di più ad una vera e propria revisione di tutte le modalità di accesso a quelli che sono i diritti ma anche le prestazioni previste dalle norme di legge per tutti i soggetti disabili. Ovviamente un tema molto sentito per l’attenzione peculiare che i medici hanno per i soggetti più fragili e quelli che sono più svantaggiati nella nostra società”.
“Per noi medici – ha concluso – il diritto alla salute è un diritto che è uguale per tutte le persone, come previsto dall’articolo 3 della nostra Costituzione ma anche dallo stesso articolo del Codice di Deontologia medica. Noi medici giuriamo di considerare tutte le persone uguali davanti alla salute e questo nostro impegno oggi lo abbiamo rinnovato alla presenza del Ministro Locatelli, assicurando la nostra disponibilità non soltanto nella cura e nell’assistenza ma anche nella formazione dei medici sui nuovi percorsi previsti dalla normativa vigente”.