Lavoro e Professioni 21 Marzo 2022 15:12

«Disponibili per il SSN anche dopo la pensione». La proposta di 50 primari spiegata dal professor Mangialardi

Cinquanta primari in età pensionabile si offrono di lavorare in forma gratuita altri due anni oltre il limite dei 70. Il Consiglio regionale del Lazio approva mozione sul tema. «La nostra permanenza può aiutare i reparti a smaltire gli arretrati e i nuovi giovani colleghi potranno giovarsi della vicinanza di questi esperti» spiega Nicola Mangialardi, primario di chirurgia cardiovascolare al San Camillo

di Francesco Torre
«Disponibili per il SSN anche dopo la pensione». La proposta di 50 primari spiegata dal professor Mangialardi

“L’esperienza è una cosa che non puoi avere gratis” affermava, non senza ragione, lo scrittore Oscar Wilde. Provano a sovvertire questa massima 50 professori e primari della nostra sanità, che si sono messi a disposizione della collettività per lavorare in forma gratuita altri due anni oltre il limite dei 70 al servizio della sanità pubblica, pronti a dare una mano in un momento così delicato per il Servizio sanitario nazionale messo a dura prova dal Covid.

A guidare questo gruppo di scienziati è il professor Nicola Mangialardi, Primario di Chirurgia Vascolare all’Ospedale San Camillo-Forlanini Roma. Con lui tanti altri, tra cui Carlo Antona dell’Università di Milano, Michele Battaglia dell’Università di Bari, Francesco Musumeci del San Camillo di Roma, Giancarlo Palasciano dell’Università di Siena, Francesco Talarico dell’Ospedale Civico di Palermo.

L’appello

«A spingerci a fare questo appello è quanto accaduto in questi due anni – spiega Nicola Mangialardi a Sanità Informazione -. È caduto il cielo sulla terra, il sistema sanitario è stato violentemente colpito da questa improvvisa, inattesa e catastrofica pandemia. Ci sono state delle scene che resteranno per sempre nella nostra memoria, situazioni quasi da guerra. Basta pensare alle immagini di quelle salme portate via da Bergamo».

L’idea sta già avendo i primi riscontri istituzionali: il Consiglio regionale del Lazio ha approvato all’unanimità una mozione che impegna la Giunta guidata da Nicola Zingaretti ad adoperarsi per questo risultato. E alcuni parlamentari hanno intenzione di presentare emendamenti in questa direzione nei prossimi provvedimenti in discussione.

Come hanno spiegato i 50 professori in una lettera a Repubblica, l’obiettivo è quello di arrivare ad un provvedimento ‘ad hoc’ valido fino al 2025 che consenta loro di dare volontariamente un aiuto rinunciando allo stipendio e ricevendo solo la pensione maturata al 7oesimo anno di età, quindi senza alcun aggravio per le casse dello Stato.

Prestazioni rinviate come seconda pandemia

«La pandemia ha messo a dura prova il Servizio sanitario nazionale – continua Mangialardi -. Di fatto, l’attenzione della sanità è stata indirizzata quasi del tutto all’organizzazione per rispondere alla pandemia. Ma ci sono state tante patologie non infettive, come i tumori o le malattie cardiache e cardiovascolari, che sono state in qualche modo ‘sospese’ per dare priorità ai malati Covid».

Il tema delle prestazioni rinviate è centrale in questo momento, tanto che c’è chi ha parlato di ‘pandemia nella pandemia’, con gli ospedali che nelle prossime settimane potrebbero essere in difficoltà per recuperare le prestazioni non Covid: secondo i dati di Cittadinanzattiva sono 13 milioni le visite specialistiche sospese a causa del Covid-19, 300mila i ricoveri non effettuati, 500mila gli interventi chirurgici rimandati e ben 4 milioni gli screening oncologici posticipati.

«Da un lato – spiega Mangialardi – si è ridotta la capacità delle strutture ospedaliere di rispondere alle patologie non Covid che hanno finito per attrarre completamente non solo risorse umane ma anche risorse strutturali. I reparti sono stati rimodulati per l’accoglienza e la terapia dei pazienti Covid. Spesso è accaduto che gli infermieri che servivano per la cura dei reparti nelle varie specialità sono stati quasi totalmente impiegati per la cura dei pazienti con Covid».

Un’esperienza “con le spalle larghe”

Secondo Mangialardi l’esperienza di professionisti con alle spalle una lunga carriera nei reparti può essere di grande utilità anche ai tanti giovani medici e al personale sanitario entrato in servizio nel corso dell’emergenza. «Per due anni la gran parte delle specialità è rimasta in standby, così come gli specialisti – conclude il primario del San Camillo -. Quindi ci siamo posti con alcuni colleghi il problema se non offrire una disponibilità a restare per due anni. Possiamo dare un contributo importante per aiutare la ripartenza. Il Covid ha determinato un ritardo nella diagnosi e quindi nella cura di tante patologie, con conseguente aumento delle liste d’attesa e purtroppo anche dei tassi di mortalità. La nostra permanenza in servizio consentirebbe da un lato di recuperare i deficit assistenziali che si sono venuti a creare e dall’altro di accompagnare la formazione delle nuove leve».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
SSN, Camera approva mozioni. Quartini (M5S): «Investire almeno il 10% della spesa sanitaria in prevenzione»
Il capogruppo pentastellato in commissione Affari sociali boccia le politiche sulla sanità del governo Meloni: «Continua definanziamento, almeno 8% del PIL vada a spesa sanitaria». E contesta il numero chiuso a Medicina
Sanità, Cittadini (Aiop): «SSN pilastro fondamentale, Governo lo tuteli»
Secondo la presidente Aiop Cittadini «oltre ai problemi strutturali che affliggono il sistema da anni, la pandemia, la guerra russo-ucraina e la crisi energetica stanno mettendo in grande difficoltà il SSN e più volte abbiamo evidenziato il pericolo che si debba ricorrere al blocco delle prestazioni sanitarie a causa del caro bollette e di una crisi che investe a catena l’intero indotto del settore»
Oltre il 37% dei medici è pronto a lasciare il SSN per lavorare a gettone
Circa 4 medici su 10 sono pronti a lasciare il posto fisso in ospedale per lavorare come gettonisti. È il risultato emerso da un sondaggio flash proposto dalla Federazione CIMO-FESMED ad un campione di 1000 medici. Si rischia di dover celebrare presto il funerale del nostro Servizio sanitario nazionale
di Redazione
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...