Il senatore Liuzzi (CoR): «Formazione fondamentale, si deve intervenire su chi non è in regola»
Un obbligo senza sanzioni rischia di diventare inutile. Quindi, «ben vengano le sanzioni per i medici che non si adeguano all’obbligo formativo». Pietro Liuzzi, Senatore di CoR (Conservatori e Riformisti) ai microfoni di Sanità informazione si dice sicuro che la formazione continua in medicina svolga una duplice funzione: migliorare l’aspetto professionale del camice bianco e fornire ai cittadini un servizio migliore.
Affinché avvenga questo, però, è necessario dare nuovo senso al sistema ECM, attraverso una politica di sanzioni («assolutamente necessarie») e «una assunzione di responsabilità da parte degli OMCeO e dei singoli associati».
«La qualità della formazione è un aspetto dirimente. Farla soltanto per assolvere un dovere non ha senso: non produce effetti, e anzi è deleteria. Ritengo dunque che la formazione recepita come un qualcosa che è in grado di arricchire l’aspetto professionale di ognuno sia un vantaggio per i pazienti, per l’intera organizzazione sanitaria e per la società. Occorre assolutamente lavorare in questo senso. È necessario che il governo metta gli operatori sanitari nelle condizioni di ottenere i crediti necessari per assolvere l’obbligo. Le scuole di formazione sono importanti: devono essere accreditate, dotate di quelle risorse umane in grado di trasferire competenze e sapere. Sono anche dell’opinione che sul livello territoriale i medici e tutti i professionisti sanitari abbiano il dovere di essere sempre aggiornati. Ne vale la pena: non soltanto per loro, ma anche e soprattutto per l’intera società, che è composta dai veri beneficiari finali di questa formazione, ovvero i cittadini».
La formazione ECM come attenzione verso i pazienti. In questo senso potrebbe essere il caso di prevedere un sistema di sanzioni per chi non si mette in regola.
«Sì, le sanzioni sono necessarie. Occorre assolutamente dare un senso a quello che, alla fine, è un obbligo. E se un obbligo non prevede sanzioni è un obbligo vago, che non mette nessuno nelle condizioni di comprendere, di fare ricorso alla propria responsabilità. Per questo, ben vengano le sanzioni, ben venga un’assunzione di responsabilità da parte degli ordini e da parte dei singoli associati».
Anche perché oggi il medico, con l’avvento delle nuove tecnologie, ha a disposizione tanti mezzi per completare la sua formazione. Si pensi ad esempio alla Formazione a Distanza e a quella via web che taglia spazi e tempi, permettendo a chiunque di formarsi in maniera estremamente precisa e qualitativamente importante con i provider migliori.
«Certo, non è detto che la formazione migliore, al giorno d’oggi, sia quella “classica”, ovvero quella cosiddetta frontale. Ci sono le nuove tecnologie della comunicazione che vanno usate, vanno messe in campo. Penso che la via del web e, ovviamente, della Fad, possa sopperire a questa carenza e dare le giuste opportunità ai medici per potersi mettere in regola con l’obbligo».