Lavoro e Professioni 7 Gennaio 2019 17:37

Educatori professionali, Anep: «Correggere Legge Bilancio, così permette di esercitare a chi non potrebbe»

Secondo l’Associazione nazionale Educatori professionali «il comma 275 permette l’esercizio senza obbligo di iscrizione ad Albi o registri. Rischia così di essere vanificato il riconoscimento di quelle professioni normate e ordinate dalla Legge 3/2018 articoli 4 e 5»

L’Anep (Associazione nazionale Educatori professionali) presieduto da Nicola Titta, in pieno accordo con il Conaps e la Fno, ritiene importante sollevare «un altro grande problema nella Legge Finanziaria, quello rappresentato dal Comma 275 che estende l’ambito di attività sociosanitarie al mondo dei professionisti del sociopedagogico».

LEGGI ANCHE: EDUCATORI PROFESSIONALI, IL PRESIDENTE ANEP NICOLA TITTA: «L’ORDINE E’ GIA’ OPERATIVO MA LE ISCRIZIONI NON SONO CONSENTITO AI LAUREATI IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE»

La norma, spiega un comunicato, «modifica quanto contenuto nel comma 594, art. 1, della legge di bilancio 2018 (L. 205/2017). Viene dettata una condizione di esercizio in un ambito, quello dei presìdi socio-sanitari e della salute, che fino ad oggi erano riservati a figure normate e riconosciute, anche la riserva del lavoro educativo che fino ad oggi era prerogativa dell’Educatore professionale viene modificato consentendo al sociopedagogico di esercitare limitatamente agli aspetti educativi. Emendamento introdotto con l’artefatto ingannevole di conseguire con esso, risparmi di spesa. Così come formulato consente a tutta una serie di figure che ad oggi non sono state ricomprese, né riconosciute come figure professionali della salute, di poter esercitare e rimanere nell’ambito sociosanitario in forza a servizi accreditati o in integrazione sociosanitaria. Permette l’esercizio senza obbligo di iscrizione ad Albi o registri. Rischia così di essere vanificato il riconoscimento di quelle professioni normate e ordinate dalla Legge 3/2018 articoli 4 e 5. Tali operatori attualmente non appartenenti alle professioni riconosciute e abilitate all’esercizio sono chiamati a svolgere attività riservate alle figure già normate di prevenzione, assistenza, cura o riabilitazione, in base alla legge 10 agosto 2000, n. 251 e al D.M. 29 marzo 2001 del Ministro della sanità».

LEGGI ANCHE: LEGGE DI BILANCIO, EDUCATORI SOCIO-PEDAGOGICI POTRANNO LAVORARE ANCHE NELLE STRUTTURE SANITARIE. ASCANI (PD): SANITA’ ITALIANA HA BISOGNO DI QUESTI PROFESSIONISTI

«Il comma- conclude la nota- sembra funzionale all’emersione del fenomeno più che alla regolarizzazione delle professioni, creerà un effetto domino nel sistema salute se non vengono immediatamente apportati correttivi sui requisiti di base fondamentali per l’esercizio professionale: riconoscimento dei titoli, riqualifica e abilitazione».

Articoli correlati
Professioni sanitarie, Riposati (CdA Educatori professionali): «Abusivismo ancora diffuso, è il momento di un educatore professionale a tutto tondo»
Il Presidente della commissione d’Albo nazionale degli educatori professionali chiede nuove assunzioni in vista della riforma dell’assistenza territoriale. Tra i problemi anche una disomogeneità nella presenza dei corsi di laurea sul territorio nazionale, con corsi di laurea in educazione professionale scarsamente presenti nel sud Italia
di Francesco Torre
“Emergenza Covid e diritto al welfare”: il 10 marzo giornata di ascolto della associazioni organizzata dall’Ordine TSRM PSTRP di Roma
L'evento è in programma dalle 16 su piattaforma Gotowebinar. Tra gli ospiti dell’incontro Elena Patrizia Improta, Presidente Onlus Oltre Lo Sguardo e Giampiero Griffo, Coordinatore del Comitato tecnico-scientifico dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità
Educatori professionali, Titta (CdA Roma): «Puntare su assistenza domiciliare per rilanciare servizi. Stop a Ddl che ‘sdoppia’ la professione»
Il Presidente della Commissione d’Albo degli Educatori professionali di Roma e membro del Consiglio direttivo Anep spiega: «Gli iscritti chiedono più assunzioni nel settore pubblico». Poi chiede di «creare in ogni quartiere organizzazioni sociosanitarie integrate»
Educatori professionali, Riposati: «Aumentare i posti nelle università e creare nuove specializzazioni»
Il presidente del CdA nazionale: «La pandemia ha aggravato le criticità già esistenti, è arrivato il momento di risolverle. L’offerta territoriale è inadeguata alle richieste di assistenza dei cittadini»
di Isabella Faggiano
Professioni sanitarie, FNO TSRM PSTRP: «Preoccupa ruolo educatori socio-pedagogici e pedagogisti in ambito sanitario»
La FNO TSRM e PSTRP contesta anche l’ipotesi di voler istituire una figura unica, che vedrebbe accorpate le professioni di area socio-educativa con alcune di quelle di area socio-sanitaria
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...