Stefano De Lillo sarà il vicepresidente dell’Ordine, Guido Coen Tirelli il tesoriere e per la prima volta una donna, Cristina Patrizi, sarà segretario. Il presidente Antonio Magi commenta i risultati e spiega il programma del nuovo Consiglio direttivo
Si aspettava di vincere le elezioni per il rinnovo degli organi dell’Ordine dei Medici di Roma, ma non con una differenza di voti così ampia. Antonio Magi, presidente uscente e capolista della lista “Insieme”, è visibilmente soddisfatto del risultato ottenuto: 3117 voti su 7026 votanti che lo confermano alla guida dell’OMCeO più grande d’Europa per i prossimi quattro anni.
Seconda classificata la lista “Valore medico”, guidata dal vicepresidente uscente dell’OMCeO e vicesegretario nazionale vicario della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) Pierluigi Bartoletti, che ha ottenuto 1745 voti. Sul gradino più basso del podio, il segretario di CIMO Lazio Giuseppe Lavra, con 815 voti.
A poche ore dalla chiusura dello scrutinio, sono già stati formalizzati i nomi che comporranno la squadra di Magi: Stefano De Lillo, medico di famiglia con una lunga esperienza in politica e nel settore sanitario, sarà il vicepresidente; Cristina Patrizi il segretario, carica ricoperta per la prima volta nella storia dell’Ordine da una donna; Guido Coen Tirelli il tesoriere. Faranno parte del Consiglio direttivo anche Musa Awad, Emanuele Bartoletti, Vincenzo Bianco, Gianfranco Damiani, Aldo Di Blasi, Marina Di Fonzo, Luisa Gatta, Valentina Grimaldi, Andrea Isidori, Ivo Pulcini e Maria Grazia Tarsitano.
«Questo risultato è innanzitutto la dimostrazione del buon lavoro fatto in questi anni – è il commento a caldo di Magi a Sanità Informazione –. Molte persone che non hanno mai votato sono venute a votare, e alla fine abbiamo avuto un’affluenza più alta delle elezioni che si sono svolte senza il Covid: nel 2017 votarono 5900 persone. E questo significa che i colleghi sentivano il bisogno di dare un segnale».
Un segnale che arriva dopo una campagna elettorale che lo stesso Magi descrive «dai toni molto accesi». Tra i temi più contestati, la decisione di organizzare le elezioni in presenza, nonostante la raccomandazione del Ministero della Salute di garantire il voto online o di rimandare l’iter elettorale: «Avremmo voluto organizzare le elezioni online molto volentieri, ma non c’era la possibilità di farlo – spiega Magi – perché non ci sono al momento piattaforme in grado di garantire la sicurezza e la trasparenza dell’iter elettorale né un regolamento della Federazione degli Ordini che elenchi i requisiti che queste piattaforme devono avere. Molti Ordini infatti sono stati costretti a rimandare le elezioni, ed è probabile che non riescano a concludere l’iter elettorale entro la fine dell’anno. Secondo me sarebbe stato meglio rimandare tutte le elezioni all’anno prossimo».
Per Roma, comunque, ormai i giochi sono chiusi, anche se al momento né Bartoletti né Lavra hanno chiamato Magi per complimentarsi del risultato ottenuto. Telefonata di rito arrivata invece da alcuni componenti delle liste avversarie.
Magi e il nuovo Consiglio stanno già pensando ai primi dossier da affrontare. Ambizioso e complesso il programma che intendono realizzare: «Vogliamo dare un segnale ancora più forte di unità della categoria rispetto alle problematiche che riguardano i cittadini e la nostra professione».
Da evidenziare in modo particolare l’attenzione ai giovani medici: «Dobbiamo garantire loro lavoro e fare in modo che non scelgano di andare all’estero. Per affrontare il Covid li stiamo sfruttando con modalità “usa e getta” quando potrebbero essere inseriti nel mondo del lavoro, considerando che ci troviamo di fronte ad una gobba pensionistica impressionante. Tra 3-4 anni 20-25mila medici andranno in pensione, quindi non dovrebbero esserci problemi né di posti di lavoro né economici, visto che un giovane costa di meno di un professionista a fine carriera. Pensiamo poi ad una riforma del percorso formativo, per fare in modo che non ci siano più i camici grigi e che sia assicurata una borsa di studio ad ogni laureato in Medicina».
«Poi lavoreremo per depenalizzare l’errore medico sostenendo le modalità di rimborso civile – continua Magi -. Siamo rimasti solo noi, la Polonia e il Messico a mettere sullo stesso piano un errore medico e un omicidio. E continueremo a batterci, lavorando insieme all’Ordine degli Avvocati con cui abbiamo già siglato un protocollo d’intesa, contro le campagne che propongono cause temerarie che creano un danno economico al Servizio sanitario nazionale».
Si dice «soddisfatto oltre ogni aspettativa» Stefano De Lillo, il nuovo vicepresidente dell’Ordine, che ha ottenuto 2970 voti. De Lillo dedica la vittoria «a tutti i colleghi che si sono ammalati di Covid lavorando in prima linea e ai tanti, troppi, che purtroppo non ci sono più».
Quindi, ringrazia chi ha sposato il progetto della lista Insieme e rassicura i medici romani: «Siamo una squadra ben composita, con colleghi di livello che sapranno aprirsi all’ascolto delle esigenze della professione medica per rilanciarla in questo momento così difficile».
Unica e “Unita” la lista degli odontoiatri: “Odontoiatria unita”, appunto. È il dottor Brunello Pollifrone il più votato, con 545 voti, riconfermato presidente della Commissione Albo Odontoiatri di Roma. Sabrina Santaniello sarà la vicepresidente e Giovanni Migliano il segretario.
Alfredo Cuffari, della lista ‘Insieme’, è stato invece il medico più votato nell’elezione dei revisori, raccogliendo 3573 voti.
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