Lavoro e Professioni 16 Settembre 2022 09:24

Emergency affida a IRC la scuola di medicina d’urgenza nel mondo

Spetterà alla Società scientifica Italian Resuscitation Council formare istruttori certificati per Emergency in grado di portare anche in paesi economicamente arretrati i metodi più avanzati per l’assistenza di pazienti in condizioni di emergenza-urgenza

Emergency affida a IRC la scuola di medicina d’urgenza nel mondo

Gestire situazioni di emergenza urgenza in paesi coinvolti in guerre, o pandemie e segnate dalla povertà è una sfida che medici e operatori sanitari di Emergency affrontano quotidianamente. Per agire in questi contesti nel miglior modo seguendo le tecniche più avanzate, è stato siglato un accordo con Italian Resuscitation Council (IRC). Spetterà dunque alla società scientifica esperta di rianimazione cardiopolmonare, accreditata dal Ministero della Salute, formare il personale sanitario locale e di Emergency su quelle che sono nuove tecniche e metodi per salvare un paziente in una situazione di emergenza – urgenza.

Insegnare la rianimazione cardiopolmonare nel sud del mondo

«Faremo formazione agli operatori di Emergency, ma in particolare certificheremo i sanitari locali – spiega Samantha Di Marco, coordinatrice del comitato formazione di IRC -. Nella recente revisione delle linee guida della rianimazione cardio polmonare si è posta infatti attenzione alla necessità di incrementare, anche nei paesi a basso reddito, la formazione di personale in grado di praticare la rianimazione cardio polmonare per garantire una maggiore sopravvivenza dei pazienti. Il nostro sogno, condiviso con Emergency, è di salvare il maggior numero di persone, in caso di arresto cardiaco. Per questo, faremo in modo che anche i sanitari locali possano avere una formazione allineata alle linee guida internazionali».

Progetto triennale

Il protocollo di intesa, siglato da Emergency e IRC, avrà la durata di tre anni. «Il nostro obiettivo è riuscire a declinare all’interno delle diverse culture e risorse disponibili, una formazione all’altezza per superare le differenze presenti – puntualizza la dirigente di IRC – perché oggi avere un arresto cardiaco in occidente, ha un esito spesso differente rispetto a quello di un paese nel sud del mondo».

Si comincia dal Sudan

Prima tappa di questo viaggio, che partirà a novembre, sarà il Sudan nell’ospedale cardiochirurgico, per proseguire, successivamente, con Uganda e Afghanistan. «Insegneremo la rianimazione cardiopolmonare nel paziente adulto e pediatrico e quindi, a seconda del progetto che andremo a supportare, verranno fatte le modifiche del caso. I formatori di IRC lavoreranno a questo progetto a titolo gratuito – tiene a precisare Di Marco -. Insegneremo a monitorare il paziente affinché si possano cogliere quei campanelli di allarme che mettono a repentaglio la sua vita e cercheremo, insieme, di produrre nuove evidenze scientifiche su quanto la formazione di buona qualità possa aumentare la sopravvivenza nei paesi a basso reddito».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...