Lavoro e Professioni 23 Giugno 2020 12:00

Ex specializzandi, Binetti: «Mi auguro si faccia giustizia attraverso una transazione con lo Stato»

La senatrice è tra i firmatari dei Disegni di legge che prevedono un accordo tra Stato ed ex specializzandi. Poi un pensiero alle generazioni future: «Non vogliamo che il problema dell’imbuto formativo si trasformi in un altro contenzioso pesantissimo»

Giustizia per gli specializzandi di ieri e di domani. Questa la richiesta della senatrice Paola Binetti, che siede in commissione Igiene e Sanità. «I medici specializzandi – spiega ai nostri microfoni – sono lavoratori a tutti gli effetti. Da una parte continuano ad apprendere, e dall’altra mettono in pratica ciò che hanno imparato. La specializzazione è la migliore esperienza di learning in action che esista, una sorta di apprendistato continuo in cui si interiorizza ciò che consentirà a questi medici di essere autonomi nella loro professione. Ma quelli dopo la laurea sono anni di lavoro, che in quanto tali devono essere retribuiti. Non ci sono alternative».

Il riferimento ovviamente è alla questione degli ex specializzandi che, tra il 1978 ed il 2006, hanno frequentato le scuole di specializzazione senza ricevere il corretto trattamento economico previsto dalla normativa europea. Un diritto riconosciuto dai tribunali di tutta Italia, che hanno risarcito migliaia di medici, ma che dovrebbe tornare nelle mani dello Stato per una definitiva risoluzione della questione: «Il diritto riconosciuto a coloro che in anni precedenti hanno prestato il servizio e non sono stati retribuiti è un diritto che va sanato e va risolto attraverso anche una potenziale transazione tra lo Stato e loro», è l’opinione della senatrice Binetti. E vanno proprio in tal senso di Disegni di legge presentati dalla senatrice Maria Rizzotti e firmati, tra gli altri, anche dalla Binetti.

«Mi auguro allora che si faccia giustizia – aggiunge – per coloro che sono passati attraverso questa difficile esperienza. Ma anche nei confronti di coloro che si apprestano adesso ad entrare in questo mondo». Il cosiddetto imbuto formativo, infatti, impedisce ancora oggi a migliaia di giovani medici di proseguire gli studi post-laurea a causa dello scarto tra numero di laureati e borse di specializzazione disponibili: «Se quello alla specializzazione è un diritto esigibile, vorrei che il Governo si ponesse con totale chiarezza e senso di responsabilità nei confronti delle nuove generazioni di laureati. Non vogliamo che anche questa materia si trasformi in un contenzioso pesantissimo per lo Stato», conclude.

 

Articoli correlati
Ex specializzandi, Consulcesi: «Segno inequivocabile da ministra Messa su risarcimenti»
Sulla questione ex specializzandi, dopo le novità, il presidente Consulcesi ribadisce: «Noi continueremo a sostenere nei tribunali, ed in tutte le altre sedi possibili, questa battaglia di giustizia»
Sbrollini (Italia Viva): «Chiederei scusa agli ex specializzandi per i ritardi. Ora tocca ai tribunali»
Subito dopo il question time in Senato, abbiamo incontrato la senatrice Daniela Sbrollini di Italia Viva, che ha posto alla ministra Maria Cristina Messa il quesito sull'ingiustizia subita dai medici specializzandi dall'83 al 91
Ex specializzandi. La ministra Messa: «Ci impegneremo a porre rimedio con ogni utile iniziativa»
Durante il question time in Senato, di fronte alla domanda della senatrice Sbrollini, la ministra Messa ha confermato di essere a conoscenza della recente sentenza della Corte di giustizia europea e rimarcato l'intenzione di porre fine all'ingiustizia
Ex specializzandi, Pagano: «Interessi e rivalutazione monetaria, il Parlamento ne tenga conto»
Il Senatore: «È opportuno che la politica e le istituzioni si facciano carico di un’esigenza e facciano capire che l’Italia rispetto a questo provvedimento non sia un paese di serie B, visto che siamo uno dei paesi fondatori dell’UE»
Medici specializzandi, apertura della Cassazione su prescrizione, rivalutazione interessi e borse di studio
Due ordinanze della Cassazione riaprono la vertenza, con udienza pubblica. L’avvocato Tortorella: «La giurisprudenza può rivedere le sue posizioni in senso più favorevole ai ricorrenti»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...