Il parlamentare UDC è autore di un ddl in Senato: la soluzione farebbe risparmiare 5 miliardi alle casse dello Stato che potranno essere reinvestiti sulla sanità per migliorare i servizi
«La sentenza della Corte d’Appello ci dice che siamo dalla parte giusta. Sono 118mila i medici che hanno frequentato le scuole di specializzazione tra il 1978 e il 2006 e non hanno percepito nessuna borsa. Bisogna risolvere definitivamente la questione dei medici ex specializzandi. Non si può andare avanti a forza di ricorsi. Serve un accordo transattivo che farà risparmiare almeno 5 miliardi per le casse dello Stato». Così il senatore Udc Antonio De Poli, autore di un ddl sui medici ex specializzandi, commenta la decisione della Corte d’Appello sul rimborso ai medici ex specializzandi tutelati da Consulcesi, che ha riconosciuto altri 19 milioni di euro e ribaltato il primo grado per 172 medici.
«È una storia lunga, un contenzioso tra Stato e camici bianchi che va avanti ormai da decenni. Andare avanti con i contenziosi vuol dire solo costi su costi e a rimetterci, alla fine, sono i cittadini – aggiunge De Poli -. È il momento di individuare una soluzione normativa per tutelare i diritti dei medici e, al tempo stesso, far risparmiare lo Stato, per questo è già pronto un disegno di legge per un accordo che ha l’obiettivo di contenere i costi del contenzioso di 5 miliardi. Sono risorse risparmiate che potranno essere reinvestite sulla sanità per migliorare i servizi ai cittadini, a partire dallo sblocco del turn over e dall’aumento delle borse disponibili per le scuole di specializzazione», conclude De Poli.