Ex Specializzandi, arriva il Disegno di Legge della principale forza di governo
La soluzione definitiva è sempre più vicina. È lecito pensarlo ora che anche la principale forza di governo, il Partito Democratico, ha deciso di occuparsi del problema degli ex specializzandi a cui lo Stato non ha riservato il corretto trattamento economico per gli anni di scuola post-laurea.
A Palazzo Madama è stato depositato il Disegno di legge “Estensione dei benefici normativi ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione universitarie negli anni dal 1993 al 2005”. Un Ddl analogo – sia nel nome che negli intenti – a quello presentato lo scorso primo aprile nella Sala Nassirya di Palazzo Madama dai senatori firmatori – ovvero Luigi D’Ambrosio Lettieri (Fi), Andrea Augello e Piero Aiello (entrambi in forza al Ncd), in una conferenza stampa che ha visto Consulcesi, realtà leader nell’ambito della tutela medica e da anni al fianco degli ex specializzandi, sedersi al fianco delle istituzioni. Il senatore Carlo Lucherini del Pd anticipò, proprio in quell’occasione, seduto al tavolo dei relatori, l’intenzione di presentare un testo analogo, con l’obiettivo di giungere a un accordo transattivo favorevole sia ai medici danneggiati (ma – è bene sottolinearlo – valido solo per quelli che avranno presentato ricorso), che alle casse dello Stato. La promessa è dunque stata mantenuta. Sanità Informazione ha sentito in esclusiva il primo firmatario del provvedimento.
Senatore Lucherini, la sua promessa è stata mantenuta.
Mi ero personalmente impegnato, a nome mio e del mio partito, a preparare un testo analogo ai due già presentati sullo stesso tema nella precedente legislatura e in quella attuale. Lo abbiamo fatto. L’obiettivo in questo momento è quello di unificare i testi in sede di Commissione, in modo tale da portare in Aula un solo documento rafforzato dalla convergenza politica da cui è nato. In questo modo sarà molto più semplice trovare la soluzione definitiva che tutti aspettano e che converrebbe sia agli ex specializzandi danneggiati che allo Stato. Oramai non c’è altra via d’uscita: le sentenze favorevoli ai primi continuano ad arrivare e le casse pubbliche, senza la transazione definitiva prevista dalla nostra proposta, rischiano un esborso davvero eccessivo.
La presa di posizione del Pd, principale forza di governo, su questo problema testimonia come le istituzioni abbiano preso coscienza della necessità di una transazione per risolvere definitivamente la questione.
Questa è la strada migliore, senza alcun dubbio. In questo momento lo Stato italiano è stretto in una morsa: da un lato le sentenze che continuano ad accumularsi, dall’altro le direttive europee che spingono a chiudere una volta per tutte la questione. È evidente che lo Stato ha tutto da guadagnare dall’approvazione di un testo che non solo fa risparmiare fondi, ma che dà anche risposte a chi ha subito la violazione di un diritto certificato da sentenze passate in giudicato.
La bozza del provvedimento (Atto Senato n. 1548) è stata depositata, ora è al vaglio dei Servizi Assemblea, ed è probabile che vedrà la luce nei primi giorni di settembre.
Lavoreremo affinché non solo veda la luce, ma anche perché approdi in Commissione e venga unificato con gli altri testi. Sono iniziative parlamentari che, per essere approvate, necessitano di un largo consenso. Il fatto che su questo tema ci siano due proposte di legge, una del Pd, ovvero della principale forza di governo, e un’altra dell’opposizione, è un prerequisito essenziale per marciare in maniera rapida e sicura verso l’obiettivo: l’approvazione della proposta di legge.