A Sanità Informazione le parole di uno dei firmatari dei nuovi Ddl presentati a Palazzo Madama per dare una risposta concreta ad una questione che si trascina da diversi anni
Tra i firmatari dei nuovi Ddl (l’Atto Senato 1802 e 1803) presentati di recente a Palazzo Madama dalla senatrice Maria Rizzotti, relativi alla questione ex specializzandi, c’è anche il senatore Marco Siclari, membro della Commissione Igiene e Sanità.
Un tema, quello delle borse di studio non correttamente corrisposte ai medici che frequentavano una scuola post-laurea tra il 1978 e il 2006, che il Senatore conosce molto bene: «Agli inizi del 2000 – spiega ai nostri microfoni – ero nel Senato accademico dell’Università Tor Vergata di Roma e, all’epoca, ho promosso il primo concorso nazionale 2001-2002, coinvolgendo più di 500 colleghi specializzati che rientravano negli anni in cui non sono stati riconosciuti, in aggiunta allo stipendio, i diritti relativi alla maternità e ai contributi previdenziali. In quella situazione unimmo la sanità – spiega –, almeno la parte più giovane dei colleghi dell’epoca, per fare un ricorso che chiedeva il riconoscimento dei diritti che non erano stati garantiti».
Da allora, la battaglia è continuata anche nelle aule della politica: «Oggi, per evitare che la questione possa continuare ad interessare i tribunali italiani, già intasati da sentenze che si aggiungono ogni giorno, abbiamo pensato di dare vita a due Disegni di legge che ci permettano di superare e ridurre notevolmente i tempi della giustizia per arrivare, finalmente, al riconoscimento di quel che non è stato riconosciuto all’epoca».
Un messaggio importante da dare alla sanità e ai professionisti che proprio in questi ultimi mesi sono stati impegnati nella dura lotta al coronavirus: «I medici – spiega il senatore Siclari – sono stati i veri soldati di questa guerra, insieme agli operatori sanitari e a tutti coloro che sono scesi in campo per ridurre al massimo la gravità di questa emergenza. Per questo – conclude –, anche se siamo all’opposizione il nostro impegno è massimo e speriamo di arrivare ad un risultato condiviso con la maggioranza, in modo tale da approvare definitivamente questi Ddl».
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO