Continuano le sentenze in favore dei camici bianchi che non hanno ricevuto il corretto trattamento economico durante la scuola post-laurea. Online un reportage esclusivo che racconta ciò che è successo in questi anni, dal ritardo con cui lo Stato italiano si è adeguato alle direttive europee agli ultimi Ddl presentati in Senato
Con le ultime pronunce del Tribunale di Roma (n. 8692/20 e n. 8259/20) salgono a 18 i milioni di euro che lo Stato italiano è stato condannato a rimborsare – solo in questa prima parte del 2020 – ai medici specialisti che tra il 1978 e il 2006 sono stati penalizzati durante la scuola post-laurea.
Queste sentenze vanno ad aggiungersi ad altre 6 positive ottenute solo quest’anno in favore di 416 ricorrenti attraverso le azioni collettive promosse da Consulcesi, network legale specialista del contenzioso, con all’attivo oltre 500 milioni di euro di rimborsi fatti ottenere ai medici specialisti.
In Senato sono stati presentati due disegni di legge (n.1802 e n.1803) che hanno un ampio sostegno bipartisan e che vogliono risolvere una volta per tutte la situazione (e che potrebbero essere migliorati una volta arrivati in Commissione).
Ma come si è arrivati a questo punto? Quali sono state le tappe della vicenda? Sanità Informazione ha realizzato un reportage che spiega tutta la questione, a partire proprio dal ritardo con cui lo Stato italiano si è adeguato alle direttive europee.
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