Il vicepresidente di Federfarma commenta le intenzioni del Ministro di abolire la norma che apre le farmacie alle multinazionali: «Il disegno di legge dell’onorevole Trizzino prevede che i farmacisti detengano almeno il 51% della proprietà delle farmacie e aiuti per presidi rurali»
«Penso che il mio sorriso dica più di tante parole. Chiediamo da sempre che il 51% delle quote delle società proprietarie di farmacie venga riservato a farmacisti iscritti all’albo. Non possiamo che applaudire quindi alle parole del ministro Grillo». Così Vittorio Contarina, vicepresidente di Federfarma nazionale e presidente Federfarma Roma, commenta le dichiarazioni rilasciate dal ministro della Salute alla trasmissione “Circo Massimo” di Radio Capital con cui ribadisce il suo impegno volto ad «abolire la norma del precedente governo che vuole consegnare la proprietà delle farmacie alle multinazionali».
«Spero che il disegno di legge presentato dall’onorevole Trizzino (M5S) venga accolto da tutti i partiti che si sono detti favorevoli – continua Contarina – e che l’iter sia portato a termine, senza “manine” che possano interrompere questo processo, come già accaduto quando il provvedimento è stato espunto dopo che era stato votato in Commissione. Altrimenti correremo il rischio che le farmacie cadano nelle mani di chi non ha a cuore la salute pubblica ma le quotazioni in borsa di una società».
Il ddl in questione, inoltre, prevede una multa di 50mila euro per le società di capitali che hanno già investito nelle farmacie, che andrebbero a finire in un fondo per le farmacie disagiate e rurali. «Sono la colonna vertebrale di questo Paese – aggiunge Contarina -, presenti anche in Comuni con 300 abitanti, dove magari non c’è più nemmeno la posta. Siamo rimasti solo noi. Siamo un pezzo di Stato nelle zone più remote e rurali del Paese, un presidio sanitario vicino a centinaia di migliaia di cittadini. E queste farmacie potrebbero essere aiutate dal fondo previsto dal Ddl. Insomma – conclude – sono secoli che i farmacisti si prendono cura dei cittadini, e vogliamo continuare a farlo».
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