Al termine della tre giorni tenutasi nell’incantevole cornice dell’isola azzurra l’Enpaf annuncia importanti novità sul futuro della professione
Si è conclusa nei giorni scorsi Capri Pharma 2019, la manifestazione professionale che ha fatto dell’isola azzurra la capitale della farmacia italiana.
Leit motiv dell’evento un tema suggestivo: il “futuro remoto”, che ha dato il La ad un confronto costruttivo tra tutti gli attori in gioco sui percorsi di cambiamento della professione farmaceutica, nel rispetto dei valori professionali e di servizio. Ad emergere, una grande disponibilità del mondo farmaceutico ad accettare le sfide del futuro e un’inedità capacità di ascolto delle istituzioni per superare le incomprensioni del passato e accogliere l’esigenza di adeguamento di una professione cruciale per la salute dei cittadini.
Particolarmente fruttuosa la sessione dedicata al tema caldo e spesso bistrattato della previdenza, che invece in sede di convegno è stato meritevolmente riportato al centro della discussione. L’Enpaf – che negli ultimi mesi e per il prossimo futuro ha messo in agenda uno sforzo supplementare sul piano dell’informazione agli iscritti –ha illustrato nel corso dell’evento alcune specifiche misure adottate di recente per incentivare l’occupazione nelle farmacie e promuovere il lavoro a tempo indeterminato per under 30 e over 50 (se disoccupati da almeno sei mesi). Le misure, che entreranno in vigore da settembre 2019, puntano a facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro di giovani e neolaureati e a favorire il reinserimento di professionisti senza occupazione.
«Oggi le farmacie rappresentano l’unico vero presidio sanitario distribuito in modo capillare sul territorio nazionale, grazie all’esperienza e alla professionalità dei farmacisti – ha spiegato Emilio Croce, presidente dell’Enpaf. – Si tratta di una realtà professionale che la Cassa di previdenza di categoria vuole tutelare in ogni sede, istituzionale e rappresentativa. Per questo siamo aperti a un dialogo costruttivo con tutti gli attori del settore, con l’obiettivo di difendere la centralità del ruolo del farmacista, a partire dal rafforzamento dell’occupazione».
Il contributo promosso dall’Enpaf punta a favorire la creazione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato – sia come nuove assunzioni sia per la trasformazione di precedenti rapporti a termine – e sarà destinato a farmacisti titolari di farmacia o parafarmacia, e a società di gestione di farmacie private a patto che la maggioranza delle quote di partecipazione appartengano a farmacisti iscritti all’Enpaf.
La cassa di categoria supervisionerà la buona gestione delle risorse, con un’attività di monitoraggio volta a garantire la trasparenza e la correttezza delle richieste di contributo e delle assunzioni generate. L’incentivo, infatti, viene riconosciuto ai rapporti di lavoro con anzianità minima di 8 mesi e per una durata massima di 36 – purché continuativi – con un contributo crescente a seconda della durata del rapporto.