Garantita la tutela della salute dei pazienti e degli operatori sanitari: il tavolo tecnico di lavoro di odontoiatria, insediatosi al Ministero della Salute, ha diramato le indicazioni operative per la ripartenza in sicurezza dell’attività odontoiatrica
«Con la fase 2 e la graduale riapertura degli esercizi commerciali e delle attività produttive, anche gli studi odontoiatrici ed ortodontici riprendono la piena attività in completa sicurezza». Lo rende noto ASIO, Associazione Specialisti Italiani in Ortodonzia in una nota.
«Gli studi odontoiatrici ed ortodontici – spiega ASIO – fino ad oggi limitati alle sole urgenze, sono tornati allo svolgimento dell’attività professionale ordinaria, con l’applicazione di standard di sicurezza molto alti sia per il paziente che per l’operatore sanitario, grazie anche all’ applicazione delle “Indicazioni operative per l’attività odontoiatrica durante la Fase 2 della pandemia COVID-19”, validate e diramate dal Ministero della Salute proprio in questi ultimi giorni».
«Le procedure odontoiatriche – precisa ASIO – infatti, per la loro stessa natura comportano una distanza ravvicinata tra operatore e paziente, con esposizione a saliva, sangue e altri fluidi corporei. A ciò si aggiunge l’impiego di strumenti rotanti (turbine, micromotori, ecc.) che, azionati nel cavo orale, possono generare una grande quantità di aerosol contenente acqua, saliva ed a volte sangue del paziente, con la formazione di “droplet”, ossia particelle molto piccole che rimangono sospese per un periodo prolungato».
«Tuttavia – sottolinea il Dott. Giorgio Iodice, Presidente ASIO – gli odontoiatri e gli specialisti in ortodonzia, da sempre molto attenti all’igiene, disinfezione e sterilizzazione, in questa particolare circostanza hanno aumentato ancor di più i loro già alti standard di sicurezza e protezione. Pertanto, risulterà particolarmente importante l’applicazione delle indicazioni operative pervenute dal Ministero della Salute, che hanno identificato e schematizzato protocolli specifici per la Fase 2 della pandemia COVID-19, in merito ad abbigliamento del personale medico e paramedico, disinfezione degli ambienti, accesso agli studi, gestione delle sale di attesa e dei front-office, senza lasciare nulla al caso – prosegue il Presidente ASIO – . Aumentare ulteriormente i nostri standard e rafforzare le nostre procedure di sicurezza in ogni circostanza del nostro lavoro, per tutti i nostri pazienti e non soltanto per pazienti specifici ci consente di ridurre e gestire anche il possibile contagio da parte dei cosiddetti soggetti asintomatici. L’impiego di mascherine ad altissimo potere di filtraggio (FFP2 o FFP3), schermi protettivi per gli occhi ed il viso, guanti e camici monouso nonché l’attenta gestione e disinfezione degli ambienti e delle superfici ci consente di ridurre al minimo il possibile contagio, a tutela di noi stessi, dei nostri collaboratori e soprattutto di tutti i nostri pazienti».
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«Lo scopo principale di queste indicazioni operative – sottolinea ASIO – nate dal Tavolo tecnico guidato dal Professor Enrico Gherlone ed ispirato dal Vice Ministro della Salute Pierpaolo Sileri e validate dal Ministero della Salute in questi ultimi giorni è proprio quello di fornire indicazioni chiare per l’attività operativa odontoiatrica e ortodontica e consentire di operare in totale sicurezza».
In sintesi questi sono i punti fondamentali racchiusi nelle indicazioni operative:
«Mi sento di poter tranquillizzare i nostri pazienti – conclude il Presidente di ASIO – poiché tutti gli Specialisti in Ortodonzia si atterranno scrupolosamente alle indicazioni Ministeriali, che nulla lasciano al caso. Mai come in questo momento dobbiamo superare le diffidenze legate alla paura del COVID-19 e rivolgerci, in caso di necessità, al proprio specialista di fiducia. È proprio la fiducia reciproca l’elemento chiave che dovrà guidare la nostra ripresa post emergenza: fiducia nel professionista, nei protocolli e negli standard applicati sempre nell’interesse primario del paziente e della sua salute. Dal punto di vista terapeutico, infatti, anche in questo momento così particolare è sicuramente importante eseguire una diagnosi precoce, prevenzione e proseguire cure eventualmente già in atto, che necessitano di un timing ben preciso di inizio e durata, senza essere eccessivamente ed inutilmente procrastinate, con possibile compromissione dei risultati terapeutici ottenuti e della stessa salute dei pazienti».
«Per prepararci al meglio ad un ritorno dei nostri studi all’attività professionale – connclude il Presidente Iodice – come ASIO abbiamo costituito in collaborazione con SIDO, AIdOR e SUSO un gruppo congiunto di reperimento DPI, al fine di agevolare tutti i nostri soci e colleghi nel fronteggiare la difficoltà che si sta riscontrando in queste settimane in tutto il territorio nazionale nel reperimento ed approvvigionamento dei DPI, tanto importanti per il corretto e sicuro svolgimento della nostra professione. ASIO insieme alle altre Associazioni e Società di categoria, unisce dunque le forze come risposta alla forte difficoltà di reperimento dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) necessari. Al contempo unisce le forze con i pazienti stessi, stando al loro fianco con la sicurezza e professionalità di sempre».
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