Al via la campagna di sensibilizzazione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri: «Sanità Pubblica senza medici entro 10 anni. Chiediamo al Governo di agire subito»
«Sembra ormai che siano rimasti solo i giudici, i medici e i cittadini a credere che il fine ultimo della Sanità sia la salute dei cittadini e che i vincoli di bilancio siano solo un mezzo e non certo un fine del sistema». A dichiararlo è Filippo Anelli, Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, commentando le sentenze del Tar di Bari (566, 569, 571, 572 del 2018, Seconda Sezione, presidente Adamo) che hanno bocciato le dotazioni organiche delle Asl perché non garantiscono la presenza del numero minimo di medici necessari a coprire i Livelli essenziali di assistenza. Sentenze accolte con «amara soddisfazione» dalla FNOMCeO, che ribadisce ancora una volta che «la tutela del diritto alla salute dei cittadini si garantisce se il sistema sanitario persegue obiettivi di salute e non obiettivi di bilancio, come purtroppo è accaduto negli ultimi anni a causa di un modello aziendalista di gestione della Sanità. Con i risultati che tutti conosciamo: sempre meno medici, sempre più anziani, sempre più ‘sfruttati’. Sino ad arrivare, a breve, al collasso del sistema, che non sarà più in grado di garantire ai cittadini un’assistenza di qualità».
«È sempre un brutto segnale – prosegue Anelli – quando la magistratura deve svolgere funzioni di supplenza rispetto alla politica. È il segno di un sistema che non solo non funziona, ma che nemmeno è capace di riformarsi. E di fronte a questo scenario – aggiunge – perdura il conflitto tra Stato e Regioni sulle priorità sulle quali investire i fondi vincolati agli obiettivi di piano: il Governo vorrebbe che i 40 milioni di euro disponibili fossero destinati all’aumento delle borse di studio per la formazione dei medici, per supplire alle carenze di medici di medicina generale, ma anche di specialisti che si prospettano nei prossimi anni. Le Regioni vorrebbero invece dirottare i fondi verso altre priorità e chiedono allo Stato di stanziare dotazioni finanziarie aggiuntive per le borse di studio. E chi fa le spese di questo braccio di ferro? I medici e i cittadini».
Per sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitare l’azione del Governo rispetto al problema della carenza di medici, la FNOMCeO ha deciso di lanciare una campagna di comunicazione sui social dal titolo “Centenari”: sono ritratti due medici molto anziani accompagnati dall’headline “Sanità Pubblica senza medici entro 10 anni. I medici vanno in pensione senza essere sostituiti. Chiediamo al Governo di agire subito”.