Lavoro e Professioni 23 Luglio 2020 07:30

Fnopo su legge 251/2000: «Norma sia applicata a tutte le aree di professioni sanitarie e sociosanitarie»

A 20 anni dalla promulgazione della legge 251/2000, Maria Vicario (presidente Fnopo): «Urgente rivisitazione politica e sindacale»

Fnopo su legge 251/2000: «Norma sia applicata a tutte le aree di professioni sanitarie e sociosanitarie»

La stagione delle riforme per le professioni sanitarie e sociosanitarie, avviata su iniziativa governativa con la Legge 42/1999, ha avuto una gestazione molto lunga e si è conclusa con l’emanazione della Legge n. 3 del 11 gennaio 2018 “Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute”, su cui si è espressa FNOPO.

«L’arco temporale 1999–20018 è stato caratterizzato da una ricca produzione legislativa riguardante le “Professioni della salute” nell’accezione più ampia, la quale però non ha trovato sempre un’appropriatezza applicativa per tutti i professionisti. Le cause di tale fenomeno richiederebbero, oggi più che mai, un’approfondita analisi all’interno di un “serio” tavolo di concertazione tra la Politica, i Professionisti e le Organizzazioni Sindacali», lo affermano le componenti del Comitato centrale della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica (FNOPO).

«L’approvazione della legge 251/2000  “Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica”, con voto unanime del Parlamento, ha accelerato il processo avviato con la seconda legge di riforma sanitaria (D.Lgs 502/1992 e s.m.e i.) che, all’art. 5 “Formazione universitaria”, poneva le premesse per trasferire le professioni sanitarie dall’apparato formativo regionale all’interno del sistema universitario, con l’eccezione di quella ostetrica, da sempre formata all’interno del sistema universitario. L’avvio della formazione universitaria delle professioni sanitarie, poi regolamentato per l’inquadramento all’interno delle quattro classi di lauree (DL 509/199 e s.m.e i.) dal dettato dell’art. 6 “Definizione delle professioni e dei relativi livelli di inquadramento”, ha preannunciato l’emanazione  del decreto del Ministro della sanità del 29 marzo 2001, il quale includeva le diverse figure professionali esistenti o che sarebbero state poi individuate successivamente in una delle fattispecie di cui agli articoli 1, 2, 3 e 4 della stessa legge 251/2000», ricordano ancora i vertici FNOPO.

VENT’ANNI DALLA NORMA

«Oggi, la celebrazione del ventennale della norma deve prevedere una sua urgente e adeguata rivisitazione politica e sindacale che ponga nelle giuste posizioni anche i termini professionali usati dal Legislatore. L’espressione “nonché della professione ostetrica” contenuto nel titolo della legge ha creato, infatti, una profonda e grande confusione nei decisori politici regionali ai fini della sua applicazione negli apparati aziendali – sottolinea la presidente della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica, Maria Vicario -. I rappresentanti della FNOPO, nell’incontro dello scorso 15 luglio con la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, hanno illustrato la propria progettualità per la riorganizzazione delle reti territoriali per una concreta medicina di prossimità, attraverso l’implementazione su scala nazionale del modello di “Ostetrica di famiglia e di comunità”».

«Una progettualità – prosegue – che riprende quanto indicato dal rapporto OCSE con l’assegnazione di un numero adeguato di ostetriche nei presidi distrettuali e in team con il Medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta (almeno 2000 unità). La FNOPO ha richiesto, inoltre, in più sedi e occasioni, l’implementazione di politiche a favore dell’area materno-infantile, ad esempio attraverso la riorganizzazione della rete consultoriale per la quale l’indagine ISS/2019 ha evidenziato come attualmente solo cinque regioni garantiscono gli standard assistenziali previsto dai LEA. Non di meno, la FNOPO ha sollecitato il Ministero vigilante affinché siano implementate, in tutti i setting d’assistenza, le “Linee di Indirizzo per la definizione e l’organizzazione dell’assistenza in autonomia da parte delle ostetriche alle gravidanze a basso rischio ostetrico (BRO)” emanate nel 2017 dallo stesso Ministero della Salute e, contestualmente, l’adozione del modello organizzativo previsto dall’ASR/2010 e dalle Linee Guida Gravidanza Fisiologica ISS/2010. Per il raggiungimento di tale scopo occorre un serio e approfondito superamento di modelli organizzativi ormai superati e non più economicamente sostenibili e per i quali la FNOPO prevede l’inserimento all’interno del Dipartimento materno-infantili di almeno altre 10.000 ostetriche».

L’IMPEGNO DI FNOPO

«L’impegno della Federazione si è concretizzato anche nel sollecitare la revisione dell’articolo 59 del DCPM sui Nuovi LEA /2017, in merito alla competenza prescrittiva da parte dell’ostetrica sul ricettario rosa del SSN/SSR. Le rappresentanti FNOPO hanno, quindi, anticipato al Ministero della Salute la presentazione di specifiche proposte emendative alla legge 251/2000 per rendere giustizia a vent’anni di “oscurantismo”. In ultimo, ma non per importanza, la Federazione nazionale delle ostetriche ritiene determinante la revisione dell’attuale percorso formativo universitario triennale, rapportato a un livello di autonomia e responsabilità datato 1994, quando il percorso aveva una durata quinquennale – concludono i vertici FNOPO -. L’esigenza di incrementare la durata del percorso formativo dell’ostetrica scaturisce direttamente dal livello di autonomia e responsabilità che connota la figura professionale alla quale la legge riconosce la competenza di individuare e definire situazioni potenzialmente patologiche ai fini dell’adozione di misure di urgenza e che richiedono l’intervento medico (art 1 comma 5 DM 740/1994)».

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Formazione professioni sanitarie, FNOPO: «Ddl Boldrini non rispecchia nostre necessità»
La Presidente Vaccari: «Se il testo del DDL intende essere una riforma tout court di tutte le professioni sanitarie, ribadiamo con forza la sua inadeguatezza poiché non rispetta né rispecchia le specificità di tutte le professioni citate né la normativa vigente»
Quarta ondata, aumentano le gravide positive. Masé (FNOPO): «Centrale il ruolo delle ostetriche per assicurare anche supporto emotivo»
La vice presidente FNOPO: «Le condizioni di isolamento sociale in cui le donne e le coppie trascorrono la gravidanza, a causa della pandemia in atto, hanno un impatto significativo sul vissuto emotivo: il disagio, se trascurato, può sfociare in depressione post-partum»
2021: l’anno del “Baby Bust”? Vaccari (FNOPO): «-12.500 nuovi nati in 9 mesi»
La presidente FNOPO: «La denatalità riscontrata in questi due anni di pandemia ha colpito maggiormente le prime gravidanze. La solitudine non ha scoraggiato le donne al secondo o al terzo figlio»
Ostetriche in Usca, continuità assistenziale in ospedale: le richieste di FNOPO ad Agenas
La Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica ha avviato una collaborazione con l’Agenas nell’ambito del “Progetto sulla definizione di una metodologia per la determinazione del fabbisogno del personale sanitario”. La presidente FNOPO: «Abbiamo offerto il nostro contributo per illustrare le peculiarità e le problematiche della nostra professione»
di Isabella Faggiano
Continuità assistenziale ospedale-territorio. Traupe (FNOPO): «L’insostituibile ruolo dell’ostetrica dai consultori alle case della comunità»
La continuità assistenziale può anche procedere nella direzione opposta, dal territorio verso l’ospedale. L’ostetrica: «Intercettiamo le donne a rischio e le guidiamo verso le cure nosocomiali, al termine delle quali, in caso di cronicità le donne tornano nelle mani dell’assistenza territoriale»
di Isabella Faggiano
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...