Il Forum organizzato a Firenze getta luce sulle novità e sulle necessità del comparto sanitario. Ricciardi (ISS): «Dobbiamo lavorare tutti insieme per un sistema sanitario sano che dia risposte concrete»
Si è svolto in questi giorni l’11° Forum Risk Management, promosso dall’Istituto Superiore di Sanità e dalla Fondazione Sicurezza in Sanità. L’incontro che da anni rappresenta un’occasione di confronto, valutazione e programmazione di progetti in tema sanitari, quest’anno ha preferito la cornice di Firenze dopo che per 10 anni era stato ospitato ad Arezzo. «Perché Firenze è una grande capitale d’Italia – ha spiegato Vasco Giannotti, presidente della Fondazione Sicurezza in Sanità -. Ripartendo dalle esperienze e dalla rete di ‘buone pratiche’, costruita in questi anni, abbiamo colto l’occasione del Forum per lavorare su una nuova idea di sanità», conclude ricapitolando l’obiettivo della quattro giorni.
Le giornate, scandite da varie sessioni scientifiche, hanno visto il contributo di ben 850 relatori tra cui operatori sanitari, esperti, dirigenti di Aziende Sanitarie e Regioni, Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute e rappresentanti del Parlamento. Il programma ha seguito un filo conduttore che si è articolato in varie tematiche, tra le centrali: cure per il paziente in particolare il soggetto affetto da malattie croniche, la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale, le innovazioni organizzative, cliniche, e farmacologiche in un’ottica di miglioramento del comparto che possa trovare un compromesso tra le esigenze degli operatori e dei pazienti.
«Innovazione e sostenibilità, tema di questa edizione del Forum Risk Management, sono le sfide del futuro per i nostri sistemi sanitari», ha spiegato l’assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana Stefania Saccardi. «Aumenta il numero di anziani – ha proseguito l’assessore Saccardi – crescono i costi dei nuovi farmaci, ci sono nuove tecnologie che consentono di essere curati sempre meglio e anche di diminuire i tempi di ricovero. Tecnologie che richiedono competenze e qualità. Un orizzonte sul quale chi governa sistemi complessi si deve confrontare. In Toscana lo abbiamo fatto. La legge di riforma del servizio sanitario toscano, approvata quasi un anno fa, ha provato a tenere insieme questi aspetti. Innovazione dove serve, tenere i servizi vicino alle persone dove c’è bisogno, la sfida del territorio. I problemi degli ospedali non si risolvono se non si affronta il problema del territorio».
Anche Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, è intervenuto al Forum e per l’occasione ha ripercorso la storia del sistema sanitario nazionale evidenziando come nel corso degli anni «si sia lavorato seriamente, non sempre nella stessa direzione, conseguendo risultati brillanti in termini di salute pubblica». La popolazione italiana «è la più anziana. Dobbiamo trovarci pronti con un sistema sanitario capace di dare risposte concrete», ha concluso il presidente.