Lavoro e Professioni 19 Febbraio 2025 14:55

Giornata del personale sanitario e sociosanitario, Schillaci: “L’occasione per confrontarsi sulla necessità di innovarsi”

“Rinnovamento delle professioni per una nuova sanità” è il titolo scelto per questa V edizione, celebrata  presso le Corsie Sistine, Complesso di Santo Spirito in Sassia, a Roma.
Giornata del personale sanitario e sociosanitario, Schillaci: “L’occasione per confrontarsi sulla necessità di innovarsi”

In Italia, ogni giorno, oltre tre milioni di professionisti del comparto sanitario, sociosanitario, assistenziale e socioassistenziale e del volontariato si dedicano con passione e competenza al benessere della comunità. Ed è per dar voce e valore alle loro azioni che si celebra ogni anno la Giornata Nazionale del personale sanitario e sociosanitario, del personale assistenziale, socioassistenziale e del volontariato. Un appuntamento istituito con la Legge 13 novembre 2020, in onore del personale, sanitario e sociosanitario, assistenziale e socioassistenziale e del volontariato che nel corso della pandemia da Coronavirus è stato in prima linea e che, quotidianamente, affronta le sfide di un sistema sanitario complesso per garantire il diritto alla salute e la tutela della dignità di ogni persona. “Rinnovamento delle professioni per una nuova sanità” è il titolo scelto per questa V edizione, celebrata  presso le Corsie Sistine, Complesso di Santo Spirito in Sassia, a Roma. Oltre 800 i professionisti del settore Sanitario presenti, per dibattere su tematiche più che mai attuali, e che ogni giorno catalizzano l’attenzione dell’intero Paese.

Schillaci: “Necessario innovarsi”

“Oggi celebriamo tutte le donne e gli uomini che, ogni giorno, contribuiscono a garantire la salute degli italiani e lo facciamo insieme alle Federazioni e ai consigli Nazionali degli Ordini che ringrazio per il loro contributo costruttivo –  commenta il Ministro della Salute Orazio Schillaci, in apertura dei lavori -. Questa giornata è anche l’occasione per confrontarci sulla necessità di innovarsi. Questo governo ha fatto della salute dei cittadini una priorità del proprio operato e lavoriamo per una forza lavoro in numero adeguato e con competenze moderne e aggiornate. Valorizzare il personale, infatti, vuol dire migliorare il Servizio Sanitario Nazionale”.

Il contributo delle Professioni Sanitarie

Momento centrale della Giornata è stato l’intervento dei rappresentanti delle Federazioni e dei Consigli Nazionali che rappresentano le Professioni sanitarie e socio sanitarie, assistenziali e socio assistenziali e del volontariato. Medici, odontoiatri, farmacisti, infermieri, veterinari, ostetriche, fisioterapisti, psicologi, biologi, chimici, fisici, professionisti sanitari dell’area tecnica, della riabilitazione e della prevenzione, assistenti sociali, operatori del volontariato: queste le figure che rappresentano la colonna portante del nostro sistema Salute.

I medici chirurghi e odontoiatri

“Prima di tutto saluto il nostro Presidente, Filippo Anelli, assente a causa di un grave lutto. Ricordo tutti coloro che non ce l ‘hanno fatta, quasi 400 medici, 90 infermieri, 35 farmacisti e tutti i professionisti a vario livello, che hanno continuato a lavorare a vari livelli, dopo essere guariti dal Covid. –  sottolinea Giovanni Leoni, Vice Presidente Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) -. Senza vaccini forse oggi non saremmo qui. Abbiamo tutti sperato in un domani migliore, speriamo che le evoluzioni che ci sono state in  questi 5 ci anni siano di esempio, anche per l’immediato futuro. Abbiamo vinto quel periodo anche grazie alla scienza”.

I farmacisti

“Oggi è una giornata per ricordare ma anche per progettare il futuro: costruire una sanità che investa sui suoi professionisti e con meno burocrazia è il miglior modo per riconoscere il valore di chi ogni giorno si dedica alla cura e alla salute delle persone – aggiunge Andrea Mandelli, Presidente Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) – . C’è bisogno di un intervento concreto per semplificare il nostro lavoro nell’interesse dei cittadini: rivedere la legge 3/2018 sul riordino delle professioni sanitarie, ormai superata, rendere più funzionale l’organo di giurisdizione superiore delle professioni sanitarie (CCEPS), riformare il sistema ECM, accelerare l’iter parlamentare dei due disegni di legge in materia di semplificazione.  E infine la nostra proposta di puntare sugli Ordini professionali in qualità di Enti sussidiari dello Stato per svolgere funzioni che noi siamo in grado di esercitare, portando la sanità ancora più vicina alle persone”.

Gli infermieri

Per Barbara Mangiacavalli, Presidente Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI) “la formazione specialistica accademica, innanzitutto. Che si traduca in un percorso di carriera ed economico certo. Rivendicare dunque il valore della formazione infermieristica del nostro Paese come un patrimonio nazionale, un ulteriore tassello del ‘Made in Italy’ da difendere e promuovere, a tutela dell’intera popolazione l’innovazione tecnologica e dei processi. Modelli organizzativi e strumenti di welfare adeguati alle crescenti responsabilità e al ruolo sempre più decisivo per il futuro dell’assistenza in Italia. Per noi infermieri, questi, sono elementi centrali”.

I veterinari

“Il medico veterinario oggi da grandi garanzie. Io credo che non tutti sanno quello che siamo: non sempre siamo percepiti per quello che diamo, che facciamo – dice Gaetano Penocchio, Presidente Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) -. C’è molto da fare, molto da intervenire. La Legge 3 ha portato qualcosa di buono, ha creato un sistema aperto, che consente per il futuro di immaginare nuove professioni. I regolamenti però non sono andati in porto. Rappresentiamo l’aspettativa delle persone di ricevere prestazioni adeguate. Dobbiamo essere credibili, e oggi non lo siamo. Ma ci riusciremo”.

Gli psicologi

“I sistemi sanitari hanno bisogno di guardare alle persone, anche per renderle più protagoniste rispetto alla propria salute, portatrici di una domanda consapevole, per superare un assistenzialismo ormai insostenibile, e per fare questo c’è bisogno di uno sguardo che non si fermi solo alla dimensione biologica. La dimensione psicologica è al centro della vita ed ha un ruolo sempre più consolidato dalle evidenze scientifiche e dalla società nella prevenzione, nella promozione della salute nella sua globalità, nei percorsi di cura e riabilitazione, in un’ottica di sviluppo dell’individuo e della comunità. –  sottolinea David Lazzari, Presidente Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) -. Oggi di fronte a questa necessità, documentata dalla scienza e avvertita sempre più dalla popolazione, amplificata dal dilagare dei problemi psicologici, il sistema sanitario è sostanzialmente disarmato e arretrato, mi dispiace dirlo visto che amo il SSN e ho lavorato sempre in un ospedale pubblico. E’ necessario incrementare ed integrare competenze psicologiche ai diversi livelli, di metterle a leva in modo organico, dall’assistenza di base all’ospedale per realizzare quel modello integrato e multidisciplinare che serve e nel quale crediamo, dalla definizione di modelli organizzativi di presa in carico all’offerta di servizi flessibili, fruibili e di prossimità”.

Le ostetriche

“La nostra è una famiglia piccola, ma operosa. Dobbiamo essere formati in maniera particolare, e dobbiamo lavorare con le persone e con i loro bisogni. Le cose della salute, sono quelle da potenziare. Non troviamo più ostriche nei concorsi – commenta Silvia Vaccari, presidente Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica (FNOPO) -. Dobbiamo uscire dall’Io e andare nel Noi. Spostarci nelle case, con l’”all visiting” che sta funzionando molto bene. Cominciare a lavorare con i sistemi di volontariato. Sull’endometriosi, c’è molto da fare. Abbiamo bisogno di quello che il cittadino vede delle nostre professioni. Per me oggi è un trionfo”.

FNO TSRM e PSTRP

“La situazione attuale non è incoraggiante, ma se vogliamo il miglior futuro della nostra sanità questo deve necessariamente passare dalla responsabile e coraggiosa evoluzione delle professioni sanitarie – aggiunge Teresa Calandra, presidente Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (FNO TSRM e PSTRP) -. Riteniamo che, sotto l’egida del Ministero della salute, si debbano definire i fini identitari delle singole professioni sanitarie, ciò che le rende uniche e indispensabili, per poi poter con la necessaria serenità ragionare su quel che è condiviso o condivisibile tra due o più di esse, a volte anche tra tutte loro, per garantire la flessibilità necessaria alla interprofessionalità, alla sostenibilità e al potenziamento del sistema”.

I fisioterapisti

Piero Ferrante, Presidente Federazione Nazionale Ordini Fisioterapisti (FNOFI) sottolinea come la “tecnologia abbia fatto passi da gigante. Tutto questo sottintende una sfida comune che tutti noi dobbiamo mettere in campo. Tutti abbiamo a cuore, la salute individuale e collettiva dei cittadini, che a noi si affidano. Quello che chiediamo è l’ascolto, non per difendere piccoli orticelli personali, ma per dare garanzie sulla sicurezza delle cure ai cittadini. Chiediamo di essere ascoltati perché tutti noi abbiamo ben chiaro che bisogna ripartire con più slancio di prima, per fare questo si deve ripartire dalle fondamenta. E come si può fare? Prima di tutto valorizzando i professionisti sanitari e, le loro autonomie, anche con la lotta all’abusivismo; con la sburocratizzazione che è necessaria – queste le parole di  -. Vanno anche rivisti certi percorsi e Iter. Va riconosciuta e valorizzata altresi l’autonomia dei professionisti sanitari. E dobbiamo ideare nuovi modelli. Adeguiamo, miglioriamo, implementiamo, cambiamo la formazione universitaria”.

I biologi

“Tutta l’etica pubblica risiede nelle norme. Nel nostro sistema non ci sono parametrazioni dell’efficienza perché non c’è concorrenza. Concorrere non significa competere, significa anche collaborare. La competizione è la più alta forma di collaborazione. Queste radici che vanno rigenerate, nel settore, possono essere rigenerate solo con i giusti strumenti legislativi per inserire in questo comparto asfittico degli elementi che per lei sono necessari – afferma Vincenzo D’Anna, Presidente Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB) -. Ci hanno insegnato che senza soldi, non si può fare nulla. Ma fino a quando il Sistema Sanitario Nazionale, tiene conto dei tanti indici, ma non sopperirà alla differenza di ricchezza e di pil che c’è nelle regioni ci saranno sempre squilibri”.

I chimici fisici

“È necessario investire sulla presenza di Chimici e Fisici negli  enti di controllo, enti di ricerca e soprattutto nel Servizio Sanitario Nazionale, dove la nostra competenza e presenza sta sparendo da molti anni. Le nostre attività sono a fondamento per diagnosi, cure e terapie – commenta Nausicaa Orlandi, Presidente Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici (FNCF) -. È necessario completare il percorso della legge 3/2018 permettendo a tutti i laureati in scienze fisiche di poter diventare fisici e accedere all’Albo. Ed è sempre più urgente dare ai chimici la possibilità di concorrere ed inserirsi nel servizio sanitario nazionale con una scuola di specializzazione specifica in a chimica sanitaria. Così come è necessario aggiornare le competenze dei Chimici ed istituire quelle dei fisici dando seguito ai dettami della legge 3 del 2018- ha concluso Orlandi- Le scienze chimiche e fisiche, è bene ricordarlo, sono al servizio della salute di tutti””.

Gli assistenti sociali

“Noi assistenti sociali ci siamo ogni giorno, non soltanto nelle emergenze, come si è scoperto all’alba del lockdown. Allora, come ogni giorno, è chiaro che la salute non è soltanto farmaci e ospedali. Le solitudini, le violenze  domestiche, le difficoltà di movimento, le povertà economiche e non solo, ai tempi del COVID e oggi, negano salute e dignità alle persone  – spiega Barbara Rosina, Presidente Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali (CNOAS)-. Se manca uno di noi, che sia un infermiere, un medico, una professionista della riabilitazione, uno psicologo o un assistente sociale, manca un tassello indispensabile per la definizione dei progetti che le persone con problemi di salute hanno diritto di avere. Noi tutte e tutti lo sappiamo. Lo capiscano i decisori perché altrimenti  giornate come queste, saranno soltanto celebrazioni o semplici occasioni per stilare un elenco di buone intenzioni”.

“Superare le criticità della Legge 3/2018”

Dopo aver ascoltato le conclusioni dei Presidenti e rappresentanti delle Federazioni, sul palco del dibattito è tornato il Ministro della Salute Orazio Schillaci, per concludere i lavori: “Gli interventi delle Federazioni hanno ripreso proposte sulle quali già abbiamo iniziato a lavorare. Oggi credo che per voi e noi la parola chiave è cambiamento. Un processo che richiede la partecipazione di tutti. Il Sistema Sanitario Nazionale deve ritrovare parte della sua operatività. Fare una riflessione sulla questione retributiva. Affrontare carenze per disomogeneità territoriali. Ricordo che stiamo lavorando a un insieme di interventi per riordinare le professioni. Vogliamo mantenere altissimo il livello dei nostri professionisti. Va per questo assicurato un aggiornamento continuo. Quello delle competenze è un elemento fondamentale. Il progresso tecnologico corre. Cambiano le esigenze, stiamo investendo sulla digitalizzazione. Siamo impegnati nella Legge 3/2018, dobbiamo superare le criticità. Il nostro è un impegno a 360° che si tradurrà entro la fine dell’anno in un provvedimento di riforma organica sul quale stiamo lavorando”, conclude il Ministro della Salute Schillaci.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

 

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Legge 62: “Da settembre 2025 sperimentazione estesa ad altre 10 province”

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Il cambiamento è iniziato e indietro non si torna”
Advocacy e Associazioni

Obesità: “Misura il girovita e scopri il tuo rischio cardiometabolico”

Al via la campagna nazionale “Per un cuore sano, conta ogni centimetro”, promossa dalla Fondazione Italiana per il Cuore, con il  patrocinio del Ministero della Salute e il sost...
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi
Nutri e Previeni

Giornata dei legumi, Iss: “Meno della metà degli italiani ne mangia a sufficienza”

Lo dimostra il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) 'ARIANNA-Aderenza alla Dieta Mediterranea in Italia', condotto su un campione totale di 3.732 persone