L’attuale periodo storico è caratterizzato da profondi mutamenti demografico-epidemiologici, nonché da una vertiginosa crescita dei costi dei sistemi sanitari, sia per la ricaduta in termini di salute dei cambiamenti in atto, sia perché le tecnologie, la genomica, le opportunità terapeutiche, relative anche alla disponibilità di farmaci sempre più efficaci e personalizzati, sono in continua evoluzione, spostando sempre più in avanti i traguardi della medicina.
A fronte di questi profondi mutamenti, l’aggiornamento professionale e la formazione continua dei professionisti sanitari, necessità di per sé presente da sempre, anche se normata solo dal 1999, appare sempre più indispensabile. Essa, infatti, riveste un ruolo strategico perché tramite la diffusione di conoscenze e di strumenti condivisi – quali ad esempio l’evidence based medicine (EBM) – consente di unire l’appropriatezza con l’efficacia, l’efficienza e la sicurezza delle cure, coniugando migliori risultati terapeutici con un uso corretto delle risorse messe a disposizione del SSN.
L’aggiornamento professionale finalizzato, quindi, ad obiettivi connessi con l’esercizio della specifica professione e ad obiettivi di interesse più ampio, entrerà a far parte, secondo quanto previsto negli accordi di settore, del dossier formativo, individuale o di gruppo.
Il dossier formativo è una opportunità per integrare la valorizzazione delle competenze tecnico-specialistiche con le competenze relazionali e gestionali, nella consapevolezza che le competenze di un professionista sanitario sono più ampie di quelle prettamente tecniche e specialistiche ma abbracciano gli ambiti della relazione, tra professionisti e con i pazienti, per il miglioramento dei percorsi di cura, nonché quelli organizzativi per la promozione della qualità e della sicurezza delle cure. Un valido intervento formativo, infatti, ha come finalità lo sviluppo delle competenze del professionista ma al contempo l’evoluzione migliorativa dell’organizzazione dove egli opera.