La Commissione Affari Sociali della Camera approva le prime modifiche al Ddl Lorenzin sulla riorganizzazione degli Ordini Professionali. Regolamentate e inquadrate più nettamente le figure dell’assistente sociale, dell’educatore professionale e del sociologo
«Spero di riuscire a portare a casa il Disegno di Legge Lorenzin sulla riorganizzazione degli Ordini Professionali. E’ un altro tassello di questo lungo processo di riforme che abbiamo messo insieme». Lo dichiara il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, a margine del IV Congresso Nazionale della Federazione Cisl Medici a Roma, sul riordino degli Ordini professionali e le sperimentazioni cliniche.
Il Ddl Lorenzin è attualmente all’esame della Commissione Affari Sociali della Camera che ha iniziato ad approvare i primi emendamenti al testo. Tra questi, è da evidenziare l’emendamento a firma Donata Lenzi (Pd), che istituisce l’area delle professioni sociosanitarie, includendo al suo interno figure già esistenti ma la cui collocazione è sempre stata piuttosto ambigua: l’operatore sociosanitario; l’assistente sociale, da sempre operante tra l’ambito sociale e sanitario; l’educatore professionale, oggetto di una tentata manovra di riordino con il Ddl Iori-Binetti approvato dalla Camera e ora all’esame al Senato; infine il sociologo, finora mai incluso nell’ambito sanitario.
L’emendamento specifica poi come i nuovi profili professionali sociosanitari saranno individuati in sede di Conferenza Stato Regioni in considerazione dei fabbisogni connessi agli obiettivi di salute previsti nel Patto per la Salute e nei Piani sanitari e sociosanitari regionali. Le professioni individuate non dovranno essere parcellizzate né dovranno corrispondere o sovrapporsi con professioni già riconosciute.
Novità anche per elezioni e mandati dei vertici di Ordini, Federazioni e comitati centrali: la Commissione ha infatti introdotto il limite di due mandati consecutivi per presidenti, vice presidenti, tesorieri e segretari.
«Tutti insieme diamo una spinta alla Camera dei Deputati perché credo che portare a casa questo Ddl, insieme alla responsabilità professionale, mette al sicuro e dà una nuova spinta, una nuova fase di rinnovamento, di innovazione a tutta la professione», ha sottolineato il Ministro Lorenzin.