Una sanità che guarda al futuro ha bisogno di professionisti che la seguano di pari passo.
Per farlo non ci si può limitare ad ampliare e tenere costantemente aggiornate le proprie conoscenze in materia ma diventa sempre più indispensabile usare con continuità le nuove tecnologie e, in particolare, gli ultimi device attualmente in commercio: il supporto che possono dare smartphone e tablet e, attraverso di loro, le app nella gestione della malattia e del paziente in cura risulta sempre più imprescindibile in un mondo che da qualche anno ha cominciato a rispondere a regole neanche lontanamente immaginabili solo pochi decenni fa.
Il primo aspetto da curare è la formazione professionale. Senza un adeguato e continuo aggiornamento i medici sarebbero quasi totalmente all’oscuro delle più recenti scoperte scientifiche e delle ultime cure messe a punto per ogni specifica patologia. La formazione residenziale e la FAD rispondono ad esigenze simili con metodi diversi. In particolare, cambia il metodo di fruizione dell’ “evento”. Se per partecipare ai corsi residenziali (e ricevere i crediti ECM) è necessario trovarsi in un determinato luogo ad una specifica ora, con la formazione a distanza il camice bianco è completamente libero di gestire al meglio il tempo e le forze. Tramite i corsi FAD, infatti, il medico può aggiornarsi e ricevere i crediti come, quando e dove vuole. Basta possedere, per l’appunto, un tablet o uno smartphone. Con questo tipo di tecnologie l’e-learning ha raggiunto forse il suo stato più avanzato e completo.
L’aggiornamento professionale è dunque necessario. Non è sufficiente, però, limitarsi a frequentare un corso qualsiasi che promette crediti ECM per pensare di aver fatto il proprio dovere. La formazione deve avere contenuti di qualità e il provider al di sopra di ogni sospetto. Per questo l’Age.Na.S. (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) ha recentemente deciso dare un giro di vite rendendo più facilmente utilizzabile e più completo il proprio sito internet e usando il pugno duro contro tutti quei corsi che non sono in possesso delle caratteristiche necessarie per offrire questo tipo di servizio. E lo fa non solo attraverso un utilizzo sempre maggiore di ispettori che, prendendo parte personalmente ai corsi residenziali, ne valutano l’effettiva qualità, ma anche grazie alle opinioni che i medici possono lasciare, in maniera del tutto anonima, all’agenzia (attraverso il servizio MyEcm) sui corsi frequentati.
La formazione deve essere dunque completa, tempestiva e di qualità, ma deve anche adattarsi alle esigenze dei camici bianchi. La FAD risponde proprio a questo tipo di esigenze.