Validità internazionale delle polizze di responsabilità professionale
Sono un radiologo libero professionista. Ho in corso una polizza per la mia responsabilità civile professionale con una compagnia di assicurazione italiana. Ho in progetto di trasferirmi in Francia per partecipare ad un corso di perfezionamento che durerà due anni. Contemporaneamente ho intenzione di esercitare la mia professione presso lo studio privato di un mio collega. Dovrò assumere la residenza in Francia come condizione essenziale dettata dalla Organizzazione per la partecipazione al corso di perfezionamento. Ho chiesto al mio assicuratore di confermarmi che la copertura assicurativa sarà operativa anche in Francia. La risposta della compagnia è stata negativa. Le chiedo di chiarirmi se la posizione del mio Assicuratore sia legittima e comunque come posso risolvere la questione.
Il tema è quello della efficacia territoriale della copertura .La risposta del suo Assicuratore è formalmente inesatta ma in pratica aderente alla realtà dei fatti. Vediamo cosa dice la clausola normalmente adottata nelle polizze di responsabilità standard circa la efficacia geografica : “L’assicurazione vale per le richieste di risarcimento originate da fatti dannosi accaduti o comportamenti colposi posti in essere in qualsiasi paese del mondo, esclusi Stati uniti e Canada.” E sin qui sembra che la garanzia operi all’estero, ma continuando a leggere si scopre che: “E’ tuttavia condizione essenziale che le pretese e le eventuali azioni legali che dovessero derivarne siano fatte valere in Italia. La società pertanto non è obbligata per le richieste di risarcimento fatte valere in paesi diversi dall’Italia”.
Nel suo caso quindi, assumendo inoltre Lei la residenza nel paese straniero, in caso di danno sarebbe conseguente che la richiesta di risarcimento sarebbe presentata in Francia con conseguente inefficacia della copertura assicurativa . Ovviamente esistono motivi di opportunità per i quali gli Assicuratori limitano la copertura alle richieste di risarcimento promosse in Italia. A parte la norma di legge che non consente la copertura di rischi all’estero di entità estere (in verità non sono certo che sia applicabile al suo caso) certamente l’Assicuratore giudica più onerosa ed incerta nell’esito la gestione di un danno all’estero ( non avendo spesso strutture proprie e esperienza appropriata). D’altra parte il testo di polizza adottato dalle compagnie italiane è tutto strutturato sulla base della legge del nostro Paese. Per finire la polizza italiana in ogni caso potrebbe risultare insufficiente in quanto non contenente eventuali condizioni minime obbligatorie richieste da quel paese. La soluzione della Libertà di prestazione dei servizi (la facoltà di assicurare un rischio estero senza avere una Rappresentanza/Filiale nel paese) risolverebbe ogni cosa se le compagnie decidessero di utilizzarla nel concreto per i rischi professionali).
In conclusione le suggeriamo, considerato che la sua permanenza all’estero non sarà breve, di stipulare una polizza in Francia, rinunciando contemporaneamente alla polizza che ha attualmente in Italia.
I consulenti SanitAssicura