L’esclusione della garanzia della polizza relativamente ai “fatti noti”
Sono un medico chirurgo e presto la mia opera collaborando con alcune strutture sanitarie private specialmente nell’area della gastroenterologia. Ho in corso ormai da 5 anni una polizza di responsabilità civile professionale con una delle prime compagnie italiane. Di recente ho ricevuto una richiesta di risarcimento relativamente a presunti danni da me procurati ad un paziente a seguito di un intervento chirurgico alla cistifellea risalente addirittura ad 8 anni fa. Ho trasmesso, insieme alla copia della lettera di risarcimento, tutta la documentazione custodita da me e dalla clinica. Non avevo dubbi circa l’efficacia della mia polizza in quanto l’evento si collocava nel periodo di “retroattività” di cinque anni previsto nel contratto. Invece ho ricevuto una brutta sorpresa. Dalla documentazione che ho trasmesso all’Assicuratore emergerebbe che io ero a conoscenza, precedentemente alla sottoscrizione della polizza, del fatto che poi ha generato la richiesta di risarcimento e che conseguentemente l’assicurazione non sarebbe operante. Mi spiega come stanno effettivamente le cose?
In via di principio la posizione dell’Assicuratore è corretta e sostenibile. L’assicurazione è, come dicono gli addetti ai lavori, un contratto a contenuto aleatorio; in sostanza esso si fonda sull’ “alea”, sull’incertezza di un accadimento futuro ( ovvero, nel caso dell’efficacia retroattiva, anche precedente). Se manca l’incertezza manca anche l’essenza sulla quale si fonda l’assicurazione. Questo in via di principio. Nella pratica poi è opportuno verificare se il profilo ed il grado della “notorietà” sia tale da qualificarlo capace di rendere non efficace la copertura assicurativa. In passato, ad esempio, è stato giudicato non sufficiente il ricevimento – e quindi la conoscenza – di una semplice lamentela del paziente per un disturbo post-operatorio. A tale fine le consiglio di verificare con un esperto la documentazione, ed eventualmente contestare all’Assicuratore la sua posizione. In generale suggerisco di fare “uno sforzo di memoria” e dichiarare nella proposta tutti i fatti che si ritiene siano rilevanti ai fini dei “fatti noti”. In questo modo si inizierà il rapporto in maniera chiara. L’assicuratore infatti ne prenderà atto decidendo quali escludere e quali assumere in copertura.
Ennio Profeta – consulente SanitAssicura