«La Federazione CIMO-FESMED rappresenterà, unitariamente, i medici della dipendenza in tutte le aziende sanitarie d’Italia»
Il sindacato ANPO-ASCOTI-FIALS Medici-ANMDO-SAUES ha aderito alla Federazione CIMO-FESMED. «Un ulteriore tassello – si legge in una nota della Federazione – finalizzato, con i suoi 16.400 iscritti, a potenziare la rappresentanza e la rappresentatività della dirigenza medica nell’area Sanità della Pubblica Amministrazione».
«Siamo convinti – dichiara Guido Quici, presidente della Federazione CIMO-FEMSED – che le imminenti riforme della sanità, legate agli obiettivi previsti nel PNRR, richiedano un contributo attivo dei professionisti e dei medici, in particolare, attraverso la forte partecipazione ai processi di cambiamento. Abbiamo vissuto sul campo, e in prima persona, la pandemia con tutte le problematiche che sono emerse in termini di organizzazione del lavoro ed assistenza ai pazienti e proprio per questo riteniamo di avere quelle necessarie competenze che intendiamo mettere a disposizione del Paese».
Per il professor Raffaele Perrone Donnorso, presidente del sindacato, «l’integrazione nella Federazione CIMO-FESMED di importanti figure professionali quali i primari, gli ortopedici, i direttori sanitari e i medici dell’emergenza garantisce al nuovo soggetto sindacale il completamento di quelle aree specialistiche fatte di competenze, certamente fondamentali alla elaborazione di una comune strategia sindacale a difesa dei medici, sia in ambito contrattuale che professionale».
«L’imminente rilevazione delle deleghe e l’avvio delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro porteranno la Federazione CIMO-FESMED a rappresentare, unitariamente, i medici della dipendenza in tutte le aziende sanitarie d’Italia», conclude la nota.
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