Per poter dare una risposta esaustiva a questi quesiti è sempre opportuno analizzare il caso concreto. In linea generale però si può affermare che l’operatore sanitario risponde quando la sua azione o la sua omissione abbiano effettivamente determinato la morte del paziente e la prova del nesso causale deve essere data in maniera rigorosa. Recentemente […]
Per poter dare una risposta esaustiva a questi quesiti è sempre opportuno analizzare il caso concreto. In linea generale però si può affermare che l’operatore sanitario risponde quando la sua azione o la sua omissione abbiano effettivamente determinato la morte del paziente e la prova del nesso causale deve essere data in maniera rigorosa.
Recentemente la Corte di Cassazione nella sentenza 35058 del 24 novembre 2020 ha ribadito, proprio in tema di responsabilità quali sono gli elementi che il giudice è sempre tenuto a valutare:
Dunque, tenendo presente questi parametri è possibile verificare come nel caso concreto l’omissione o l’attività del medico abbiano influito effettivamente sulla morte del paziente.
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