Lavoro e Professioni 1 Giugno 2021 12:50

In una causa per responsabilità professionale è il paziente che deve dimostrare la responsabilità del medico?

L’ordinanza 6248/21 della terza sezione della Corte di Cassazione si è occupata recentemente, ancora una volta, della questione del riparto della prova del nesso causale nella responsabilità sanitaria, ribadendo che è sempre il danneggiato a dover provare, preliminarmente, il nesso causale tra il danno e la condotta del sanitario in base al principio del “più […]

L’ordinanza 6248/21 della terza sezione della Corte di Cassazione si è occupata recentemente, ancora una volta, della questione del riparto della prova del nesso causale nella responsabilità sanitaria, ribadendo che è sempre il danneggiato a dover provare, preliminarmente, il nesso causale tra il danno e la condotta del sanitario in base al principio del “più probabile che non”.  Ciò significa che, soltanto nel momento in cui il paziente danneggiato sia riuscito ad assolvere al proprio onere probatorio, scatterà il conseguente onere per il medico di dimostrare la causa imprevedibile ed inevitabile dell’impossibilità esatta della prestazione.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva e, ringraziando tutti i suoi lettori, dà appuntamento a tutti al 2 settembre.
di Redazione
Lavoro e Professioni

Aggiornamento ECM, da Consulcesi Club i 5 eBook formativi per raggiungere i 50 crediti dell’anno sotto l’ombrellone

Dal Covid all’anuptafobia, gli eBook di Consulcesi Club spaziano tra temi con contenuti di alto rilievo medico-scientifico
Prevenzione

Viaggi in auto, Iss: “Sulle strade italiane 456 incidenti al giorno. L’alcol è il killer numero 1”

L'Istituto superiore di sanità, in vista dell'esodo d'agosto, invita al rispetto delle regole su cinture di sicurezza, casco e seggiolini auto: "Attenzione ad alcol, droghe e patologie che poss...