Sondaggio Fimmg: l’86% dei medici di famiglia aumenterà la presenza in studio per effettuare le vaccinazioni, ma il 66% segnala carenza di dpi
Quasi il 50% dei medici di famiglia teme che le dosi di vaccino antinfluenzale messe a disposizione non saranno sufficienti rispetto alle esigenze vaccinali di quest’anno. È quanto emerge da un sondaggio realizzato del Centro Studi della FIMMG sulle sezioni provinciali del sindacato in occasione del 77° Congresso nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale, in corso a Villasimius.
I medici di medicina generale si stanno predisponendo ed organizzando alla campagna di vaccinazione antinfluenzale. Oltre il 60% delle sezioni provinciali confidano che la campagna vaccinale partirà nella prima metà di ottobre. Per affrontare la nuova delicatissima situazione, nell’86% dei casi i medici aumenteranno la presenza in studio, anche al di fuori del loro normale orario di ambulatorio; nel 54% dei casi saranno attivati locali e spazi più ampi disponibili; per l’occasione i medici metteranno a disposizione personale infermieristico aggiuntivo (25% dei casi).
Nel 66% dei casi inoltre viene segnalata ancora una insufficiente disponibilità di DPI per affrontare con sicurezza la campagna vaccinale.
«Anche in questa occasione i medici stanno dimostrando il loro grande impegno – sottolinea Paolo Misericordia, responsabile del Centro Studi della FIMMG – cercando di gestire questa fase attraverso una maggiore disponibilità nei tempi della loro presenza negli studi, aumentando gli spazi per migliorare l’accessibilità degli utenti, consentendo lo svolgimento di una campagna vaccinale agevole e sicura».
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