La Corte di Cassazione con la sentenza n. 2448 del 31 gennaio 2017 ha affermato che non sono soggetti ad IRAP i compensi che un professionista percepisce durante lo svolgimento dell’attività libero professionale consistente esclusivamente in consulenza o collaborazione presso uno studio altrui o strutture professionali esterne da altri organizzate. Ai fini della soggezione ad […]
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 2448 del 31 gennaio 2017 ha affermato che non sono soggetti ad IRAP i compensi che un professionista percepisce durante lo svolgimento dell’attività libero professionale consistente esclusivamente in consulenza o collaborazione presso uno studio altrui o strutture professionali esterne da altri organizzate. Ai fini della soggezione ad IRAP dei proventi di un lavoratore autonomo o un professionista non è sufficiente che il lavoratore si avvalga di una struttura organizzata, ma è anche necessario che questa struttura sia autonoma, cioè faccia capo al lavoratore stesso, non solo ai fini operativi bensì anche sotto i profili organizzativi.