Lorenzin: “Una fase che durerà solo il tempo necessario a sanare i conti”
L’Istituto Superiore della Sanità – principale organismo di consulenza tecnico scientifica del Ministero della Salute – è stato commissariato.
E’ questo il verdetto disposto con decreto congiunto dei Ministeri della Salute e dell’Economia e delle Finanze, necessario a causa del disavanzo in bilancio in cui versava l’Ente, e protrattosi per due esercizi consecutivi – dal 2011 al 2012 – sotto la presidenza di Enrico Garaci e la direzione di Monica Bettoni : un buco da 30 milioni di euro su oltre 300 milioni di movimento finanziario l’anno.
A risanare i conti dell’ISS penserà Gualtiero Ricciardi, ordinario di Igiene generale ed applicata all’Università Cattolica del Sacro Cuore, nominato commissario dell’Ente. Ricciardi assumerà la guida e il controllo dell’Istituto, in base ai poteri conferitigli dalla legge per ricondurne il bilancio in equilibrio finanziario.
La decisione del ministro Lorenzin, preannunciata circa un mese fa, aveva allarmato i sindacati interni, mentre i lavoratori indicevano uno sciopero e una manifestazione per le sorti dei numerosi precari in organico. Da mesi, infatti, il bilancio dell’Ente destava preoccupazione, tanto da far vacillare il rinnovo dei contratti per gli esperti nei progetti di ricerca.
La nuova fase dell’ISS si apre con l’ottimismo del neo commissario Ricciardi, che ha accolto la nomina dicendosi “onorato della fiducia mostrata dal ministro nei miei riguardi, e fiducioso nell’esito del compito, per non far mancare al Paese una struttura come quella dell’Istituto Superiore della Sanità”. Il ministro Lorenzin, dal canto suo, ha espresso in una nota suoi ringraziamenti nei confronti del presidente dell’ISS, Fabrizio Oleari, e a tutti gli organi di amministrazione “per la professionalità dimostrata e lo sforzo profuso alla guida dell’Ente”.
Nella stessa nota, il ministro della Salute chiarisce inoltre che “la fase di commissariamento dovrà essere breve e permettere non solo di ricondurre in equilibrio i conti dell’Ente, ma anche di eseguire quegli interventi di efficientamento, modernizzazione e sviluppo necessari affinché l’Istituto Superiore della Sanità tenga il passo dei principali enti di ricerca internazionali”.