Lavoro e Professioni 9 Giugno 2015 17:45

«La formazione dei medici diventa internazionale»

Intervista al nuovo presidente dell’Unione Europea dei Medici di Medicina Generale, Aldo Lupo. «Con il web e la mobilità è indispensabile creare un riconoscimento ECM che abbia valore in tutti i paesi»

«La formazione dei medici diventa internazionale»

Si chiama Union Européenne des Médecins Omnipraticiens, ovvero Unione Europea dei Medici di Medicina Generale. Ha un nuovo presidente, l’italiano Aldo Lupo. E un obiettivo molto preciso, esposto per la prima volta a Sanità informazione: tutelare i medici di famiglia europei a cominciare dalla loro formazione permanente.

Dottore, quali sono le prospettive Uemo?
«Portare avanti gli interessi legittimi della professione sul piano etico, sul piano professionale e sul piano normativo e in particolare gli interessi relativi al riconoscimento della formazione del medico di famiglia come un medico dotato di una sua specificità. Noi siamo riconosciuti come specialisti in 16 delle 28 nazioni della Ue, non in tutte quindi. In Italia no, ad esempio. Pur avendo una formazione che per norma europea è omogenea rispetto alla formazione delle altre nazioni e ci sono esigenze simili tra nazioni per quello che riguarda anche la formazione permanente».

Nel vostro programma, infatti, c’è un progetto di accreditamento europeo comune proprio nella prospettiva della formazione.
«Sicuramente. Esistono norme europee praticamente in ogni nazione per quel che riguarda il mantenimento della competenza ad operare professionalmente e in realtà esistono dei meccanismi già in atto di riconoscimento di crediti Ecm tra nazioni diverse messe a punto dall’associazione analoga alla nostra che agisce in favore e per conto degli specialisti. Ora esiste anche in Ue la tendenza a sviluppare un’analoga iniziativa mettendo in piedi un’agenzia che permetta il riconoscimento dei crediti che per esempio un medico italiano, attraverso la FAD o con un corso sul posto, abbia acquisito in Francia, Germania o Inghilterra. Questo riconoscimento mutuo dei crediti non ha ancora una struttura operante per quanto riguarda la medicina di famiglia. Si tratta di decidere, ed è una decisione che la Ue deve prendere, se aderire al meccanismo del riconoscimento che c’è per gli specialisti in Uems (The European Union of Medical Specialists) o altrimenti formare una propria agenzia».

Il Ministero della Salute italiano ha sforbiciando migliaia di medici competenti che non avevano adempiuto all’obbligo formativo proprio per dare un messaggio di maggiore attenzione istituzionale nei confronti del tema relativo ai crediti Ecm. Ecco, forse è questa la strada giusta.
«Sì, probabilmente sì. Ed è comunque un aiuto dato al medico perché ormai il possesso di lingue straniere dell’inglese in particolare è patrimonio di tutti i giovani medici e quindi l’interesse ad aderire a corsi, ad esempio, di formazione a distanza presenti su siti stranieri e ottenerne il riconoscimento in Italia aiuterebbe non poco il medico a tenere alti i suoi standard di performance».

Articoli correlati
Quali criteri deve adottare il Provider in riferimento alla sponsorizzazione commerciale?
Gli eventi possono essere sponsorizzati, mediante apposito contratto, da imprese commerciali operanti anche in ambito sanitario purché ciò non influenzi i contenuti formativi dell’evento. Non è consentito indicare lo sponsor commerciale nell’esposizione dei contenuti formativi, se non indicando il logo dello Sponsor prima dell’inizio e dopo il termine dell’evento. Lo sponsor può essere coinvolto nella […]
Come deve essere effettuata dal Provider la verifica dell’apprendimento?
La verifica dell’apprendimento può essere effettuata con diversi strumenti: quesiti a scelta multipla o a risposta aperta, esame orale, esame pratico, produzione di un documento, realizzazione di un progetto, ecc. Se vengono usati i quesiti, devono essere standardizzati in almeno 3 quesiti per ogni credito ECM erogato e nel caso si predispongono quesiti a scelta […]
Scadenza triennio formativo, gli Ordini richiamano gli iscritti con informativa personalizzata
Il contenuto della lettera inviata agli iscritti all'Ordine dei medici di Siena. Del Gaudio (Opi Foggia): «Evitare rischio mancata copertura assicurativa». D’Avino (FIMP): «Il Cogeaps ha agito secondo la normativa, che gli iscritti conoscono». Antonazzo (Opi Lecce): «Solo il 28% degli iscritti certificabile»
ECM, ultimi due mesi per mettersi in regola. Anelli: «Assicurazione a rischio»
Dopo le lettere del Cogeaps alle Federazioni (trasmesse poi agli Ordini), i principali esponenti della sanità ribadiscono ai propri iscritti l’importanza di farsi trovare in regola alla scadenza del triennio
Obbligo ECM, partite le lettere del Cogeaps. Monaco: «Ora tocca agli Ordini prendere provvedimenti»
Intervista al presidente del Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie. Rischio sanzioni e mancata copertura assicurativa per chi non è in regola
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...