Lavoro e Professioni 3 Luglio 2017 12:02

La polizza di responsabilità civile sanitaria garantisce soltanto nei casi di danno fisico?

Sono il direttore di un laboratorio di analisi e ricerca di un Istituto Pubblico. Alcuni giorni orsono ho ricevuto una citazione da un paziente che mi imputa, nella mia qualità di responsabile del laboratorio, la perdita di documentazione sanitaria non ripetibile chiedendomi un risarcimento per il danno subito, valutato di forti dimensioni in quanto l’indisponibilità […]

di Ennio Profeta - Consulente SanitAssicura

Sono il direttore di un laboratorio di analisi e ricerca di un Istituto Pubblico. Alcuni giorni orsono ho ricevuto una citazione da un paziente che mi imputa, nella mia qualità di responsabile del laboratorio, la perdita di documentazione sanitaria non ripetibile chiedendomi un risarcimento per il danno subito, valutato di forti dimensioni in quanto l’indisponibilità di tale documentazione ha reso più complessa se non impossibile la formulazione della diagnosi e relativa terapia. In termini di prova la posizione del paziente è particolarmente forte in quanto lo stesso ha in suo possesso la ricevuta dell’effettivo ricevimento da parte del mio laboratorio del plico contenente la documentazione.  

Ho subito presentato una denuncia di sinistro al mio assicuratore. Sono infatti titolare di una polizza che non si limita alla copertura della semplice Colpa Grave. Credevo che in questo modo sarei stato garantito in maniera più che completa. L’Assicuratore tuttavia mi ha rifiutato il sinistro motivando tale decisione con il fatto la polizza non copre questo tipo di avvenimenti. Potrebbe dirmi se il comportamento della compagnia   è corretto e cosa debba io fare per tutelarmi?

In effetti il comportamento della compagnia risulta corretto. La polizza di responsabilità sanitaria copre soltanto nel caso in cui l’operatore sanitario abbia cagionato un danno fisico al paziente. In tal caso la polizza risarcirà il paziente sia per il danno biologico subito sia per gli eventuali danni patrimoniali conseguenti al danno fisico (per esempio la ridotta capacità lavorativa a seguito del danno fisico). Nel caso da Lei esposto l’eventuale danno non afferisce assolutamente ad una menomazione di natura fisica. Riguardo poi  cosa lei debba fare per tutelarsi le rispondo in due modi: a) in qualità di dirigente sanitario pubblico il suo CCNL lo tutela in quanto il suo Istituto deve prendere in carico la sua difesa; per altro in forza di una legge dello Stato Lei potrà essere chiamato a rispondere di questo danno solo nel caso in cui l’Organo giudiziario competente accerterà la sua colpa grave; cosa che nella fattispecie descritta mi sembra assai improbabile. b) la informo comunque che esiste la possibilità, con una polizza specifica il cui costo è veramente modesto, di assicurarsi anche dalle conseguenze di comportamenti colposi che hanno provocato un danno al paziente senza che questo sia stato l’espressione di un danno fisico. Mi creda: la casistica anche per i medici è ben più ampia di quanto si possa pensare!

Articoli correlati
Nascita indesiderata e responsabilità medica
Quando si ha responsabilità medica in una nascita indesiderata? Cosa sostiene la Cassazione in una recente sentenza
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
Formazione ECM, Monaco (Co.Ge.A.P.S.): «Obbligo morale e deontologico scritto nel DNA del medico»
L’inadempienza potrebbe comportare ricadute assicurative. «Al di là dell’obbligo di legge, ogni medico deve formarsi per dare al cittadino il massimo della professionalità e delle competenze». Così Il segretario della Federazione degli ordini dei medici sull'ECM
Ecm, Anelli: «Formarsi significa garantire la qualità delle prestazioni»
Il Presidente Fnomceo incentiva la formazione medica e invita ad assolvere l’obbligo formativo in vista della stretta sulle polizze assicurative. «Oggi il professionista sanitario non formato si trova di fronte a delle difficoltà di carattere medico legale. Né le assicurazioni, né i giudici potranno comprendere perché non si è formato»
Se il nesso causale non è provato dal paziente, niente risarcimento
Se il paziente non riesce a dimostrare il nesso causale, il risarcimento da parte del medico non è dovuto
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
La sicurezza delle cure nelle Rsa
A cura della Dott.ssa Serena Bocchi, Direttore Tecnico Consigliere di Amministrazione ASSIMEDICI S.r.l.
di Dott.ssa Serena Bocchi, Direttore Tecnico Consigliere di Amministrazione ASSIMEDICI S.r.l.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...