«Già smascherate 150 bugie» così Walter Ricciardi, Presidente Iss, in occasione dell’inaugurazione della piattaforma che sarà per il cittadino «una bussola nel mare della disinformazione»
Un italiano su tre, secondo l’ultimo rapporto Censis, utilizza il web per ottenere informazioni sulla salute ed il 90,4% ricerca online sintomi e cause di specifiche patologie. La maggior parte di questi si imbatte in bufale, falsi miti e convinzioni pseudo-scientifiche pericolose per la salute. Nasce per questo ‘ISSalute’, il portale dell’Istituto Superiore di Sanità che ha già smascherato 150 fake news diffusissime su internet.
«Un cittadino che oggi vuole avere informazioni sulla propria salute e quella dei propri cari, sempre più spesso, si rivolge a internet. Cosa trova? Tutto ed il contrario di tutto. Questo è molto pericoloso soprattutto nel campo della medicina, perché può portare a fare scelte dannose per la salute». Così il Presidente dell’Istituto Superiore, Walter Ricciardi, ha inaugurato la nuova piattaforma web in presenza del divulgatore scientifico Piero Angela e del Ministro Beatrice Lorenzin. «Il nostro primo interesse come istituzione pubblica è la salute dei cittadini – prosegue – ed è per questo che abbiamo pensato di intervenire per rispondere ai loro dubbi con linguaggio chiaro, semplice e accessibile».
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Quattro le sezioni del portale: “La salute A-Z”, “Stili di Vita e Ambiente”, “Falsi miti e Bufale” e “News”, l’area aggiornata quotidianamente dall’Ansa sui temi di attualità in medicina e ricerca. Una vera e propria bussola per orientarsi nel mare dell’informazione scientifica presente sul web.
In occasione della presentazione della piattaforma, il Museo dell’ISS ha aperto le porte anche alla mostra “Mondo vaccini – mostra interattiva e itinerante sulla prevenzione delle malattie infettive”. «Un’iniziativa che partirà dal nostro museo per poi girare in tutt’Italia – spiega Ricciardi – si tratta di un percorso interattivo per far capire che le malattie sono state ridotte dai vaccini ma non sono scomparse, anzi, sono dietro l’angolo per tornare a mietere vittime tra i più deboli se non ci si continua a vaccinare».