Lavoro e Professioni 6 Aprile 2021 14:57

La “scatola nera” dell’apparato digerente: con l’enteroscopia e la videocaspula l’intestino tenue non ha più segreti

La ricercatrice dell’università Cattolica: «Non si tratta di tecniche nuove, piuttosto è il loro perfezionamento a poter essere considerato innovativo. Presto utilizzeremo l’enteroscopia a spirale motorizzata, che offre una diagnosi più veloce ed un trattamento più efficace»

di Isabella Faggiano

Per anni considerata un terra sconosciuta, difficile da esplorare fuori da una sala operatoria, l’intestino tenue oggi è invece ispezionabile come qualsiasi altro tratto dell’apparato gastrointestinale. I suoi sette metri, infatti, non sono raggiungibili né dall’alto con la gastroscopia, né dal basso, attraverso la colonscopia. Tuttavia, possono essere osservati grazie ad altre due metodiche: la videocapsula e l’enteroscopia.

«Non si tratta di tecniche nuove – spiega la dottoressa Maria Elena Riccioni, ricercatore confermato all’università Cattolica del Sacro Cuore di Roma -. È  piuttosto il loro perfezionamento a poter essere considerato innovativo. L’ultima innovazione, ad esempio, è l’enteroscopia a spirale motorizzata che, proprio grazie al motore in dotazione, permetterà di eseguire l’esame in maniera più rapida e più efficace dal punto di vista terapeutico. La stessa tecnica, presto disponibile, potrà essere utilizzata anche per l’esplorazione delle altre parti dell’intestino, traendone analoghi benefici».

Che cos’è la videocapsula

«Nel 2001 è stato possibile ispezionare, per la prima volta, il tratto dell’intestino tenue attraverso la videocapsula – racconta Riccioni -. L’esame, con finalità esclusivamente diagnostiche, prevede l’ingestione della videocapsula e il posizionamento sull’addome di elettrodi collegati ad un registratore. In questo modo, sarà possibile visualizzare tutte le immagini riprese dalla videocapsula durante il suo transito all’interno dell’apparato gastrointestinale dell’individuo che l’ha ingerita».

Di recente è stata dotata anche di intelligenza artificiale: all’unità operativa di Endoscopia Digestiva e Gastroenterologia dell’ospedale Fondazione Poliambulanza di Brescia, infatti, è utilizzata una videocapsula di ultima generazione in grado di sollevare il medico dall’incarico di visionare l’intero filmato prodotto, per cercare eventuali lesioni. Sarà un software di intelligenza artificiale a farlo al suo posto.

Il valore aggiunto dell’enteroscopia

L’enteroscopia, a differenza della videocapsula, non ha solo finalità diagnostiche: offre anche la possibilità di effettuare una serie di trattamenti endoscopici. Questo particolare esame, l’enteroscopia assistita da device o DAE, è effettuato in pochi centri d’Italia, tra cui il Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma. «L’enteroscopio – commenta Riccioni – è utilizzato da una quindicina di anni e, a differenza dell’endoscopio, è uno strumento più lungo (circa 2m) e più flessibile». L’enteroscopia viene effettuata con assistenza anestesiologica, per la sedazione profonda e radiologica, per controllare la progressione dell’endoscopio.

Le finalità terapeutiche dell’enteroscopia

Durante l’esame, a parte individuare la presenza di polipi, è possibile rimuoverli ed effettuare biopsie. «Nei pazienti con malattia di Crohn, l’enteroscopia, oltre a confermare la diagnosi nei casi dubbi – spiega la ricercatrice -, può essere effettuata per dilatare con appositi ‘palloncini’ le stenosi, cioè i restringimenti di tratti dell’intestino che in questi pazienti possono svilupparsi spontaneamente (stenosi primitive) o dopo un intervento chirurgico».

L’enteroscopia permette anche di individuare la sede di partenza delle cosiddette “emorragie oscure” che, una volta su 20 (il 5% di quelle che arrivano in pronto soccorso), originano proprio dall’intestino tenue. Questi sanguinamenti sono causati soprattutto da tumori primitivi (carcinoidi, GIST e tumori neuroendocrini) o metastasi (ad esempio da melanoma, rene, polmone) o ancora, sindromi polipoidi ereditarie (come la sindrome di Peutz-Jeghers).

La storia dell’enteroscopia

Il padre dell’enteroscopia è il giapponese Yamamoto che l’ha messa a punto all’inizio di questo secolo. In Europa questa procedura è molto praticata in Germania, tanto che la stessa dottoressa Riccioni ha imparato la tecnica a Wiesbaden. Maria Elena Riccioni, inoltre, è coautrice delle linee guida della Società Europea di Endoscopia Gastrointestinale (ESGE) sull’enteroscopia, pubblicate nel 2018 sulla rivista Endoscopy.

Più benefici che rischi

Come molte procedure mediche, anche l’enteroscopia non è scevra da rischi. «Secondo la letteratura degli ultimi 20 anni – spiega Riccioni – il rischio dell’enteroscopia diagnostica si aggira intorno allo 0,1%. Le procedure più complesse sono quelle legate alle polipectomie. L’enteroscopia, infatti, è consigliata soprattutto a pazienti affetti da sindromi di poliposi familiare o da particolari patologie intestinali croniche».

Fino a pochi anni fa, le persone che sviluppavano polipi nel tratto dell’intestino tenue erano spesso sottoposte a resezioni del tratto intestinale compromesso, rischiando, nel tempo, di arrivare ad un intestino corto. Oggi, l’enteroscopia permette di evitarlo. «I rischi di perforazione e sanguinamento sono direttamente collegati al diametro del polipo: più questo è grande, maggiori saranno i rischi – sottolinea la ricercatrice -. Ma in queste situazioni, l’enteroscopia rappresenta comunque il minore dei mali, evitando – conclude Riccione – di sottoporre il paziente ad un vero e proprio intervento chirurgico».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Donne “cenerentole” della ricerca in Europa, anche se metà dei laureati e dottorati è “rosa”
Le donne rappresentano circa la metà dei laureati e dei dottorati in Europa, ma abbandonano progressivamente la carriera accademica, arrivando a costituire appena il 33% della forza lavoro nel mondo della ricerca, e solo il 26% dei professori ordinari, direttori di dipartimento o di centri di ricerca. È il quadro tratteggiato in un articolo sulla rivista The Lancet Regional Health
Tumori: Rai e AIRC insieme per trasformare la ricerca in cura
"La ricerca cura". E' questo lo slogan della grande maratona di Rai e Fondazione Airc che, come ogni anno, uniscono le forze per trasformare la ricerca sul cancro in cura
Pnrr: con PRP@CERIC nuova infrastruttura di ricerca per studiare agenti patogeni
Un'infrastruttura di ricerca altamente specializzata, unica in Europa, che integra strumentazioni e competenze in biologia, biochimica, fisica, bio-elettronica, bio-informatica e scienza dei dati per studiare agenti patogeni di origine umana, animale e vegetale e intervenire rapidamente per contrastare la diffusione di possibili nuovi focolai di malattie. Questo è l'obiettivo del progetto PRP@CERIC, finanziato con 41 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
«Ho le farfalle nello stomaco» non è solo una metafora: ce lo dicono le pillole furbe
Un nuovo studio italiano, coordinato dal Dipartimento di Psicologia della Sapienza e dal laboratorio IIT Neuroscience and Society, ha dimostrato l’esistenza di una correlazione tra lo stato fisiologico dell’apparato gastrointestinale e la consapevolezza del proprio corpo. La ricerca è pubblicata sulla rivista iScience
Creato ceppo Covid letale all’80% nei topi, la condanna della scienza
Un gruppo di ricercatori americani ha creato un nuovo ceppo Covid mortale all'80% nei topi. La comunità scientifica sostiene che si sta «giocando con il fuoco»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...