Il modello D, interamente digitale, da inviare entro fine luglio, permette di pianificare in anticipo il pagamento dei contributi di quota B
Per i liberi professionisti in camice bianco è arrivato il momento della dichiarazione dei redditi da libera professione prodotti nel 2021. In che modo procedere? Attraverso il modello D, già disponibile online nell’area riservata del sito Enpam, che andrà compilato e inviato entro la fine di luglio. In questo modo sarà possibile pianificare al meglio e con anticipo il pagamento dei contributi di Quota B senza arrivare a ridosso della scadenza. Ricordiamo, tutti i medici e odontoiatri in attività che nel 2021 hanno prodotto redditi da libera professione devono compilare e inviare il modello D entro il 31 luglio.
Come si legge sul sito della Fondazione Enpam, il modello D, già dallo scorso anno, è disponibile esclusivamente in formato digitale ed è stato completamente rimodulato per essere più fruibile, veloce e senza margine di errore. In primis, per fare un esempio, con la nuova modalità digitale per dichiarare i redditi da libera professione gli iscritti conoscono automaticamente gli importi da versare, l’aliquota contributiva applicata al reddito dichiarato, e gli accantonamenti per la propria pensione. È inoltre possibile, in caso di errori, chiedere una rettifica dei dati. Il nuovo modello D fa sì che la banca dati dell’Enpam acquisisca in tempo reale la dichiarazione, facilitando di conseguenza l’assistenza agli iscritti in merito a qualsiasi dubbio relativo alla compilazione.
Già dallo scorso anno, si legge ancora sulla pagina dedicata del sito Enpam, l’aliquota contributiva per i liberi professionisti si è assestata definitivamente al 19,5% sul reddito professionale – al netto delle spese sostenute per produrlo – fino a 103.055,00 euro. Sugli importi residui che vadano oltre tale cifra è applicato l’1%. In ogni modo, la Quota B non si paga per la parte di reddito già coperta dalla Quota A. Per convenzionati, specializzandi e dipendenti che praticano extramoenia l’aliquota applicata è al 9,75%, mentre i corsisti in Medicina generale e i dipendenti che fanno intramoenia hanno diritto al 2%. I pensionati possono scegliere ogni anno se pagare la metà o con l’aliquota intera. Per cambiare aliquota o per scegliere la contribuzione ridotta è necessario compilare l’apposito modulo “Contribuzione ridotta”, presente nell’area riservata del sito Enpam, prima di compilare il modello D.
Stando a quanto si legge sul sito Enpam, vanno dichiarati i redditi prodotti con le attività attribuite in base alla competenza medica e odontoiatrica, indipendentemente dalla loro qualifica sul piano fiscale. Quindi rientreranno nelle attività, oltra alla cura dei pazienti, ad esempio anche la ricerca, le partecipazioni ai congressi scientifici, le consulenze professionali.
Anche per i pagamenti di Quota B il sistema di pagamento digitale PagoPA andrà a sostituire i pagamenti tramite bollettini Mav, come già in vigore per la Quota A. Con PagoPA la quota B dovrà essere versata in un’unica soluzione entro il 31 ottobre, mentre con il pagamento tramite domiciliazione bancaria o tramite carta di credito Enpam è disponibile anche la rateizzazione dei pagamenti. La domiciliazione bancaria, in particolare, permette di semplificare il pagamento e risparmiare sui costi di riscossione, oltre ad eliminare il rischio di incorrere in sanzioni per aver dimenticato di effettuare il versamento. Per il pagamento dei contributi di Quota B – si legge infine sulla pagina dedicata Enpam – c’è anche la possibilità di rateizzare fino a 30 mesi l’importo con la carta di credito che Enpam mette a disposizione gratuitamente, in convenzione con la Banca Popolare di Sondrio, una modalità che permette inoltre di portare subito in deduzione l’importo dei contributi dalle tasse.
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