Lavoro e Professioni 19 Agosto 2019 15:10

«L’Italia non è un Paese attraente in cui lavorare», l’articolo su Lancet che “bacchetta” sindacati e politica

La situazione dei camici bianchi italiani ‘guadagna’ le pagine della rivista ‘Lancet’, in un articolo dal titolo ‘Health worker gap in Italy, the untold truth’, firmato da Luca La Colla del dipartimento di Anestesiologia della Duke University

«L’Italia non è un Paese attraente in cui lavorare», l’articolo su Lancet che “bacchetta” sindacati e politica

«L’Italia non è un Paese attraente in cui lavorare. Le condizioni sono inadeguate, c’è una scarsa stabilità e crescita, con poche prospettive di fare carriera e gli stipendi sono bassi. E poi spesso i ‘rapporti’ tra politica e sistema sanitario, i falsi comitati di assunzione (i famosi ‘concorsi truccati’) finiscono regolarmente sui titoli dei giornali. Molti medici italiani ora all’estero sarebbero disposti a tornare a lavorare nel nostro Paese se le circostanze cambiassero». La situazione dei camici bianchi italiani ‘guadagna’ le pagine della rivista ‘Lancet’, in un articolo dal titolo ‘Health worker gap in Italy, the untold truth‘, firmato da Luca La Colla del dipartimento di Anestesiologia della Duke University.

LEGGI: MEDICI SFRUTTATI, DANIELLE OFRI (NEW YORK TIMES) A SANITÀ INFORMAZIONE: «ECCO TRE CONSIGLI AI COLLEGHI ITALIANI…»

«Non penso, e certamente non spero – prosegue La Colla – che i politici, i sindacati e media nascondano intenzionalmente il problema, ma penso vi sia una compresione inadeguata dei problemi reali. Il resto del mondo si sta muovendo rapidamente mentre l’Italia sta raggiungendo un punto di non ritorno». Secondo La Colla, l’attuale carenza di medici specialisti che sta mettendo in crisi molti sistemi sanitaria regionali, è dovuta anche al fatto che il nostro Paese «è poco attrattivo per i camici bianchi stranieri», «perché» si chiede il ricercatore «nessun dottore vuole trasferirsi dalla Francia, dalla Germania, dal Regno Uniti o dagli Usa, in Italia?». «Perché dobbiamo importare specialisti da Paesi che hanno un reddito inferiore al nostro o condizioni di lavoro peggiori?», si chiede ancora l’autore. Una via d’uscita, suggerisce La Colla, è «lavorare per migliorare il Ssn e renderlo più attrattivo, perché i benefici sarebbero enormi per la comunità medica e per i pazienti».

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
SSN, Camera approva mozioni. Quartini (M5S): «Investire almeno il 10% della spesa sanitaria in prevenzione»
Il capogruppo pentastellato in commissione Affari sociali boccia le politiche sulla sanità del governo Meloni: «Continua definanziamento, almeno 8% del PIL vada a spesa sanitaria». E contesta il numero chiuso a Medicina
«Diritto alle cure a rischio senza personale», le richieste dei medici in piazza a Roma. E Schillaci convoca i sindacati
A Roma significativa adesione per la manifestazione dell’intersindacale medica convocata per denunciare le sempre più difficili condizioni di lavoro dei camici bianchi stretti tra turni massacranti e stipendi tra i più bassi d’Europa. Ben 8mila camici bianchi hanno lasciato il SSN tra il 2019 e il 2021
Sanità, Cittadini (Aiop): «SSN pilastro fondamentale, Governo lo tuteli»
Secondo la presidente Aiop Cittadini «oltre ai problemi strutturali che affliggono il sistema da anni, la pandemia, la guerra russo-ucraina e la crisi energetica stanno mettendo in grande difficoltà il SSN e più volte abbiamo evidenziato il pericolo che si debba ricorrere al blocco delle prestazioni sanitarie a causa del caro bollette e di una crisi che investe a catena l’intero indotto del settore»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...